lunedì 19 marzo 2012

Per l'informazione la Chiesa è sempre da attaccare. Gli altri sono angioletti



 
Quando c’è qualcosa di strano, c’è qualcosa di strano. Non è una frase di Lapalisse, è un principio che funziona sempre. E’ ora che i cristiani guardino con più sospetto al sistema informativo che ci avvolge. Ci sono troppe cose strane. Si è fatto un baccano infernale (è il caso di dirlo) attorno alla presunta acquiescenza di Ratzinger per i casi di pedofilia nel clero. Poi si è dovuto fare marcia indietro perché era vero il contrario. Si è detto che in America un gran numero di sacerdoti erano pedofili, poi il leader degli accusatori (come rivela Tempi) ha ammesso di aver raccontato bufale. Ma non c’è proporzione fra il chiasso delle accuse e il sussurro delle ritrattazioni. Il risultato è che i sacerdoti e la Chiesa Cattolica vengono guardati con sospetto.
Idem per la Santa Sede: prima fanno credere che sia un covo di fraudolenti, poi si vede che è un ambiente umano con tanti santi e qualche irritabile. Pazientemente il Papa soffre e provvede.
Per altri il trattamento è paradisiaco: Monti viene fotografato mentre prende il treno democraticamente, il presidente della Repubblica viene rappresentato come un santo, ciò che dice viene riportato con venerazione. Sono persone rispettabili ma sembra che lassù svolazzino solo angioletti e che il nostro Paese sia guidato in modo libero e indipendente, mentre non è così. E’ meglio confidare nel Papa e diffidare del sistema d’informazione che tende ad avvelenarci. Non ce la beviamo: quando c’è qualcosa di strano, c’è qualcosa di strano.



 

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