giovedì 12 dicembre 2013

Grazie Signore per il regalo di Maria

 
Un amico sacerdote mi ha raccontato che, appena ordinato, gli hanno chiesto di predicare in una residenza universitaria femminile durante le messe della novena dell’Immacolata. Era felice perché sentiva il desiderio di parlare della Madonna e si lanciò in prediche infiammate. Finché una ragazza venne a dirgli che le sue prediche la deprimevano perché presentava Maria come modello irraggiungibile, mentre lei si sentiva imperfetta. Il mio amico ebbe un momento di ripensamento. In effetti pensare ad una creatura senza il peccato originale potrebbe portarci a credere di aver a che fare con un essere super, come i personaggi di fantascienza. E invece no. L’assenza del peccato consente alla persona di essere più umana e quindi più aperta all’accoglienza nei confronti degli altri. E’ il peccato che rende chiusi ed egoisti.
“Irraggiungibile” canta un inno ecclesiastico rivolto alla Madonna. E’ giusto, ma non è conveniente ripeterlo troppo. La bellezza di Maria è essere autenticamente donna grazie all’assenza del peccato originale. L’entusiasmo di Adamo quando vede Eva per la prima volta ci ricorda l’entusiasmo ancora più solido che nasce dalla contemplazione di Maria. Accogliente, forte, dolce, affettuosa,  comprensiva. La donna quando è davvero donna è una benedizione, un regalo. Tanto più se ha la vocazione di essere madre mia e tua. E’ appena trascorsa la solennità dell’Immacolata. Sono in tempo per ripetere: grazie Signore per questa grande, bella e vera donna che è la Madonna.



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