Mercoledì 1 luglio Eugenio Scalfari ha scritto un
articolo su Papa Francesco definendolo Profeta e Pastore, con la P maiuscola (su
Repubblica hanno sempre scritto la parola Dio con la d minuscola anche quando
si parlava del Dio cristiano). Alla fine Scalfari conclude: “Ecco perché dico che
Francesco è il Vicario di Dio, che lo Spirito Santo ha deciso di porre sul
soglio di Pietro”. Un’affermazione che solo un mistico come Caterina da Siena
potrebbe esprimere in termini così chiari e decisi. C’è da rallegrarsi che
dalla penna di Scalfari escano frasi del genere che aiutano a essere più
consapevoli di un dono così grande come questo Papa. I media ci possono portare
fuori strada quando mettono in rilievo questo o quel problema del governo della
Chiesa. Devo tornare all’atteggiamento originario del cristiano che si sente
figlio del Papa (che significa appunto “padre”). Devo pregare per lui,
difenderlo, farlo conoscere. Mi devo astenere da giudizi e opinioni affrettate
sul suo conto, come se parlassi di un leader politico. Amore e rispetto. Tanto
più in quanto Francesco li merita in pieno. La sua enciclica “Laudato si’ ”
mette l’uomo davanti alla creazione che a sua volta presuppone un Creatore. Incanala
così il pensiero di tanti che si ritengono lontani dalla Fede. Accanto al suo
articolo Scalfari ripubblica con evidenza il cantico delle creature di San
Francesco: un vertice di spiritualità. Non avrei mai creduto che un giorno
avrei sentito il bisogno di dire: grazie Eugenio!
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