La manifestazione di sabato 20 giugno a difesa della
famiglia è stata un lieto evento. Ora tocca ai cattolici mostrare che vivere
d’amore è il modo più felice di vivere. L’esperienza dei mistici aiuta. Santa
Caterina riferisce parole di Gesù: “Come l'amore vi trasse del seno del Padre mio, creandovi
con la sapienza sua, così esso amore vi conserva: ché voi non siete fatti
d'altro che d'amore.” Una frase breve ma piena di contenuti. “L’amore vi trasse
dal seno del Padre mio, creandovi con la sapienza sua”: un modo mirabile di
descrivere la creazione dell’uomo, realizzata con sapienza nell’amore e
finalizzata all’amore, perché “voi non siete fatti altro che d’amore”. La
creazione ci parla d’amore e la redenzione ancor di più: “Annegatevi nel sangue
di Cristo crocifisso, ponetevi in croce con Cristo crocifisso, nascondetevi
nelle piaghe di Cristo crocifisso, fatevi bagno nel sangue di Cristo
crocifisso” (Lettera di Caterina) perché “nel sangue (di
Gesù) si perde l'amore della vita propria, di quello amore perverso che l'uomo
ha a sé medesimo”. Lo dimostra la quotidianità della vita domestica. Non basta
amare genericamente, occorre dimostrarlo continuamente: comprendere,
discolpare, perdonare, essere affettuosi, delicati, amici. L’affetto genera
affetto e io devo eccellere nel vivere l’affetto per gli altri, giorno per
giorno. Non basta il generico “ti voglio bene”. Quest’impegno mi può costare
più delle penitenze dei mistici ma è ciò che mi chiede il Signore nella vita di
ogni giorno.
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