sabato 30 luglio 2022

 Ho appreso che San Francesco non voleva che i suoi frati studiassero teologia o altro: la sua sorgente di pietà era la contemplazione del Crocifisso. Meraviglia l’omissione degli studi ma, a ben guardare, l’elemento significativo sta proprio nel ritenere che la contemplazione soddisfi le esigenze dell’anima.

Considerando le verità della fede si ha una conferma della semplicità di quanto ci viene proposto a credere. Scrivo oggi che è la festa del Corpo e del Sangue del Signore. Il più ignorante è in grado di capire di che cosa si stia parlando. Il messaggio è che le verità della fede possono essere approfondite con lo studio ma ciò che importa è considerarle e meditarci su…

Pensandoci bene, io non ho mai studiato la figura di mio padre eppure ho ben presente ogni aspetto del suo carattere e del suo stile di vita: ogni particolare mi è chiaro, grazie all’osservazione. Così per mia madre o per i miei amici più vicini. Osservare e contemplare con simpatia porta alla profondità della conoscenza.

Ho presente un quadro in cui San Francesco contempla il Crocifisso. Se ci penso, ho bisogno anch’io di stare davanti al Crocifisso. Contemplando, a poco a poco diventa chiara tutta la dottrina che ho imparato ma la interpreto in modo autentico e vivo.

Ecco qualcosa di cui la nostra epoca ha bisogno. Riscoprire la contemplazione. Non aver fretta. Avere il coraggio di ritagliare del tempo fronteggiando le urgenze che la vita m’impone: un tempo di attenzione davanti alle verità della fede. Carne e Sangue, Pane e Vino: non potrebbero esserci elementi più semplici per svelare al cuore le profondità di Dio.

Gratias Tibi Deus, gratias Tibi.

 

Nessun commento:

Posta un commento