Mi
piace come nella Sacra Scrittura si parla dello Spirito Santo: al momento della
creazione aleggia sulle acque ed è il protagonista dell'Annunciazione. Lo
Spirito Santo dà vita e imprime una svolta nella vita degli uomini. Gli Atti
degli Apostoli sono imbevuti di Spirito Santo. "E' parso bene allo Spirito
Santo e a noi" (Atti 15,13) viene scritto dopo il primo concilio, quando
si doveva decidere la linea di condotta con i pagani convertiti. Lo Spirito
Santo fa intendere chiaramente a San Paolo dove non deve andare e dove deve
fermarsi. E' il grande regista che governa la nascita della Chiesa secondo la
promessa di Gesù. Maria è la sposa dello Spirito Santo e lo porta con sè facendo
sobbalzare Giovanni Battista nel seno di Elisabetta che a sua volta è ispirata dicendo:
"Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno" (Lc
1,42). Maria c'insegna ad ascoltare la Sua voce meditando nel proprio cuore gli
avvenimenti e lo Spirito Santo prorompe in modo infuocato mentre gli Apostoli
sono con Maria.
Sappiamo
che lo Spirito Santo non è una divinità a sé ma è una persona divina in
relazione col Padre e il Figlio. Ha un ruolo proprio. E' il dolce ospite
dell'anima, colui che posso ascoltare nel momento della preghiera silenziosa e
nel ringraziamento dopo la Comunione. Quanti errori avrei evitato ascoltando
meglio lo Spirito Santo e quanto lo devo ringraziare per il percorso della mia
vita. La prossima festa di Pentecoste è il momento di meditare queste cose
assieme a Maria, il grande scrigno dello Spirito Santo.
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