Sia fatta la Tua volontà.
Quante volte ho ripetuto questa preghiera… Ora mi sembra di riscoprirla. Da
giovane tendevo a pregare Dio perché mi aiutasse nelle faccende personali. Più
tardi ho cominciato a pregarLo perché riuscissi a servirLo, come se il mio
compito fosse quello di aiutare Dio col mio apostolato, con la scrittura, con
gli studi. Non ne avevo coscienza esplicita, ma implicitamente pensavo che
occorresse, per dir così, dare una mano al Padre Eterno. Forse non sono il solo
con questo atteggiamento: senza il mio intervento Dio è nei pasticci. Fa
proprio ridere. Ora mi è più chiaro che devo lasciar fare tutto a Lui e che i
miei programmi si riducono a uno solo: assecondare la Sua volontà. Fiat
voluntas Tua.
E’ incredibile quante energie
si sprigionano quando si dice a Gesù: pensaci Tu! Si diventa più operosi,
sereni e creativi. Sembrerebbe il contrario. Abbandonarsi nelle mani di Dio
parrebbe una specie di sonno. Invece no. Vanno via le tensioni inutili che
frenano le ruote della nostra attività e si procede leggeri. Umili perché è Dio
che fa tutto, senza la preoccupazione del proprio prestigio e delle piccole
ansie che opprimono il cuore. Gesù fai Tu! Si faccia la Tua volontà. Io
desidero solo servirti. Si confida nella preghiera sapendo che la Provvidenza
provvede e guida le vicende umane. In questi giorni un’intenzione doverosa è
accompagnare il Santo Padre nel difficile viaggio negli Stati Uniti dove ci
sono molti che non lo capiscono. Gesù pensaci Tu! Fiat voluntas Tua.
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