Non desidero dare indicazioni elettorali ma mi preoccupa un
pericolo che viene ignorato dai media. Se vincerà il "Sì" chi
impedirà alla Cirinnà e ai suoi seguaci di permettere l'utero in affitto,
l'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, la teoria del gender
nelle scuole elementari, il reato di omofobia (si potrà finire in carcere per
aver letto passi della Bibbia ad alta voce), l'eutanasia, l'aborto fino
all'ultimo giorno di gravidanza (come proposto dalla Clinton) e così via...?
Chi lo impedirà quando in mano a queste persone ci sarà una "migliore
governabilità"?
Le organizzazioni e le lobby internazionali telecomandano il
nostro Paese. L'ambasciatore americano si dichiara pubblicamente a favore del
Sì; il presidente Napolitano (che in passato militava nella corrente PCI più
vicina agli ambienti laici internazionali) nomina senatore a vita Mario Monti, improvvisamente
e per meriti sconosciuti, per poi imporlo come presidente del consiglio; Obama
si congratula con Renzi il giorno dopo l'approvazione della legge sulle unioni
civili ... episodi che fanno venire in mente la "colonizzazione ideologica" di cui parla il Papa. Perfino Edgar Morin sostiene che "la
civiltà occidentale si presenta come la guarigione mentre porta in sè la
malattia". Pensiamoci due volte prima di lasciar mano libera a chi
obbedisce a ignoti burattinai. Cautela: fidiamoci di chi ha studiato, lavorato
e ha rettitudine morale. Non basta essere brillanti in tv. E preghiamo per il
nostro povero Paese.
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