Napoli continua a sorprendermi. Ritorno ormai spesso nella
città che ho lasciato 47 anni fa. Continue emozioni sorgono ad ogni occasione
dando l’impressione di un patrimonio umano inesauribile. Ieri sono andato a
incontrare al Caffè Gambrinus Maurizio De Giovanni, il celebre autore di
romanzi gialli pieni di umanità: il protagonista di una serie è il commissario
Ricciardi che opera nella Napoli degli anni 30. Troviamo un tavolo con un
elegante prenotazione per il commissario Ricciardi in persona: un cortese
omaggio dei proprietari all’amico Maurizio che alla fine pagherà (con sconto)
lasciando 5 “sospesi”. Il caffè sospeso è un’invenzione napoletana che consente
a chi non ha denaro di prendere un caffè gratis. Sarà… ma mi commuove questa
città che considera il suo buon caffè un diritto umano inalienabile. Mentre
parliamo, un anziano signore suona al pianoforte musiche napoletane nel fondo
del locale. Alla fine andiamo a salutarlo e scopriamo che è un famoso
giornalista sportivo che non legge la musica ma ha un orecchio che gli consente
di esprimere col piano ciò che sente dentro. Viene a suonare “per sfizio” nel
locale, quando gli va. Maurizio sta avendo un gran successo, ora anche in tv
con la serie di Pizzofalcone tratta dai suoi gialli, ma non perde la semplicità
e la simpatia: si dichiara disponibile a collaborare con le iniziative sociali
che gli propongo e alla fine ci fotografano col cartellino del commissario
Ricciardi. Le sfogliatelle sono deliziose. Viva Napoli!
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