Il
vecchio Ettore Bernabei mi spiegava che oggi è la finanza a governare il mondo
e che il suo strumento principale è la comunicazione. Oggi la comunicazione è
come gli eserciti dell'800: può occupare un territorio e controllarlo. La
grande finanza è in mano a persone che hanno la cultura del profitto immediato.
Non solo del profitto, perché col solo profitto si può anche perseguire il bene
comune, ma del profitto immediato. La sua ideologia è diffondere il massimo
dell'individualismo e quindi del consumo. Aborto, amore gay, eutanasia,
dissoluzione della famiglia sono i principali obiettivi. Ci vorrebbe un
approfondimento ma è quanto basta per accorgersi dei tranelli della
comunicazione. Non è un caso se papà gay felici di avere il loro bambino
(ottenuto chissà come) ottengano rilievo mediatico, così come la situazione
patetica del malato cronico che vuole morire (colonne di giornali e spazi
enormi nei TG) e il dramma (sparato a tutto volume) della mancanza (?) di
medici abortisti. Come se non ci fossero problemi gravi in Italia. C'è una
regia. Non è complottismo, è il dominio di Mammona: la ricchezza cieca che
vuole solo essere più ricca. Per non parlare del commercio d'armi che provoca
le guerre per "liberare" popolazioni, con l'effetto di massacrarle
mentre i media additano il cattivissimo Hitler di turno. Chi ha fede non ha da temere. La Provvidenza
provvede. I Moloch deperiscono e cadono. L'importante è pregare e non farsi
sedurre dalle sirene della comunicazione con le loro questioni
"urgenti".
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