Ormai
siamo nel mese di Maria e mi sembra di riflettere sempre troppo poco su di Lei.
Rimango sempre indietro ed è logico che sia così; ma ogni mese di maggio vorrei
rimanere un po' meno indietro. Che vuol dire che Maria è "piena di
grazia" ed è nata senza il peccato originale? Vuol dire che è
perfettamente donna: che Lei è come Dio ha pensato la donna. Non c'è nessuna
creatura più femminile di Maria ed è Lei che mi fa capire il valore della
femminilità vera, quella che è immagine di Dio in modo così profondo: la
Madonna ci svela il volto materno di Dio e ci fa capire, come direbbe Papa
Francesco, il valore della tenerezza. Oggi più che mai si sente il bisogno di
Maria. L'uomo crede che, allontanandosi da Dio, stia meglio e diventi più
specificamente uomo. E' vero il contrario: se fa freddo sto meglio se mi
avvicino al fuoco. Se è buio vedo meglio se mi avvicino alla luce. In fin dei
conti il peccato non è una ferita inferta ad un Dio suscettibile, pronto ad
offendersi. Il peccato è l'allontanamento da Dio, è ferire la mia somiglianza
con Dio. L'Immacolata Concezione non è un esempio gelido e irraggiungibile: è
quanto di più umano ci possa essere. Maria è la femminilità che accoglie, che
previene, che ti stima, ti ascolta e ti prende sul serio. E' Lei che schiaccia
la testa del serpente ed è il serpente a consigliarmi di allontanarmi da Dio; lui
è l'artefice di questa illusione quanto mai attuale ed evidente nel nostro
mondo. Accanto a Maria sono forte e sicuro. In questo mese di maggio voglio
diventare più mariano cioé più uomo.
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