Tempo fa una signora mi chiese d'inviare al figlio una preghiera che lo
aiutasse a riprendere una buona strada. Non sapendo che pesci pigliare ho
scritto come prego io. In prossimità della festa dell'Immacolata ripropongo
quella preghiera:
Maria,
madre e regina mia,
dammi la
felicità di saper amare. Soprattutto quelli che sono vicino a me, malgrado i
loro difetti e grazie ai loro difetti. Perché questa è la vera felicità: saper
voler bene. Questa è la mia vocazione, a cui mi chiami col tuo esempio.
dammi la
forza di essere buono. Le cattiverie mie e altrui sono conseguenza della
debolezza. Con la tua forza saprò essere buono, sereno e comprensivo.
dammi la
serenità di vedere in ogni avvenimento, anche doloroso, la mano della
Provvidenza e la forza redentrice della sofferenza. Ricordami che ogni dolore
ha un valore fecondo quando è unito alle sofferenze di tuo Figlio.
difendimi
dalla tristezza, che è l'alleata del nemico, e aiutami a essere fonte di gioia
e ottimismo per quelli che mi stanno attorno.
Ti bacio
caramente come tuo figlio piccolo, stammi vicino. Ogni mia preghiera e azione
cominci con te e finisca con te.
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