"Mettiti nelle piaghe di Cristo Crocifisso. —Lì apprenderai a custodire i
tuoi sensi, avrai vita interiore, e offrirai continuamente al Padre i
dolori del Signore e quelli di Maria, per pagare i tuoi debiti e tutti i
debiti degli uomini". E' una frase di Cammino (p. 288), il libro di
pensieri spirituali più noto di San Josemaría Escrivá. Più avanti dice
(p. 555): "È veramente amabile la Santa Umanità del nostro Dio! —Ti sei
“messo” nella Piaga santissima della mano destra del
tuo Signore, e mi hai domandato: “Se una sola ferita di Cristo lava,
risana, acquieta, fortifica e infiamma e innamora, che mai faranno le
cinque Piaghe aperte sul legno della Croce?”. Per tutti i santi il
sangue di Gesù è stato fonte di progresso spirituale. Emerge Santa
Caterina che nel suo immenso epistolario scrive sempre iniziando con
un'espressione tipica: "scrivo a voi nel prezioso sangue suo" (di Gesù).
In una lettera ad un alto prelato consiglia: "Annegatevi nel sangue di
Cristo crocifisso, ponetevi in croce con Cristo crocifisso, nascondetevi
nelle piaghe di Cristo crocifisso, fatevi bagno nel sangue di Cristo
crocifisso". Non siamo abituati a questo linguaggio che invece riscalda
il cuore dei mistici. Caterina insiste in modo sempre più espressivo
fino a "farsi bagno" nel sangue di Gesù. San Josemaría usa un linguaggio
simile: è un santo contemporaneo eppure ogni volta quelle parole mi
sorprendono. Il sangue è qualcosa di fisico che esprime immediatamente
l'amore di Gesù. I concetti astratti impegnano poco la fede mentre il
sangue mi pone davanti ad una concretezza da cui non si può evadere.
Forse mi sento indegno di fare il bagno nel sangue di Gesù e sono portato ad abbracciare la parte inferiore della croce perché mi scivoli sul capo una sola goccia del suo sangue. Cerco d'imparare da questi santi. Ieri come oggi c'è da fidarsi di chi fa l'esperienza del contatto vivo con il mistero fondamentale della fede: la passione per amore, la morte e la risurrezione di nostro Signore. Il resto è una conseguenza.
Forse mi sento indegno di fare il bagno nel sangue di Gesù e sono portato ad abbracciare la parte inferiore della croce perché mi scivoli sul capo una sola goccia del suo sangue. Cerco d'imparare da questi santi. Ieri come oggi c'è da fidarsi di chi fa l'esperienza del contatto vivo con il mistero fondamentale della fede: la passione per amore, la morte e la risurrezione di nostro Signore. Il resto è una conseguenza.
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