domenica 10 giugno 2018

I circoli di San Josemaría


Fin dall’inizio mi ha colpito l’originalità di San Josemaría Escrivá nel diffondere uno stile laicale di santità. Originalità perché tornava alle origini. Nel Paradiso terrestre il primo uomo viveva un rapporto filiale con Dio, l’amore entusiasta per Eva e l’impegno nel lavoro, esercitato come continuazione della creazione. Vita spirituale, famiglia e lavoro, temi cari a San Josemaría, erano già presenti all’origine.
Gesù mandò i suoi a evangelizzare le genti trattandoli come amici: “Vi ho chiamati amici”. Il canale naturale della testimonianza cristiana era per San Josemaría l’amicizia.
I primi cristiani ricevevano una formazione continua. San Josemaría impartiva personalmente ai giovani lezioni di vita cristiana: li chiamava “circoli” e toccavano i vari aspetti di un cristianesimo pratico: l’unità di vita (essere coerenti), la vita interiore, lo Spirito Santo, la direzione spirituale, la sincerità, l’organizzazione della giornata costellata di appuntamenti con Dio (che lui chiamava “piano di vita”), l’ordine, la preghiera, la presenza di Dio, il pudore, la penitenza, lo studio, il buon uso del tempo… e così andare. Considerava fondamentale questa formazione. Questi temi incidevano nella vita del ragazzo che ero io e li riesaminavo nel colloquio col sacerdote o con l’amico più esperto. Mi è rimasto chiaro che l’asse attorno a cui ruota la vita del cristiano sta in questa formazione continua, fatta di abbandono in Dio e di impegno personale. “Non dire: “sono fatto così..., sono cose del mio carattere”. Sono cose della tua mancanza di carattere: sii uomo …” (Cammino n.4). Non può esserci vita cristiana generosa senza questa benedetta insistenza sugli aspetti che consentono allo Spirito Santo di entrare nella nostra vita. Sono temi indispensabili soprattutto quando si è giovani…

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