Quando cominciai a frequentare un centro dell’Opus Dei a Napoli rimasi colpito dal modo con cui quei ragazzi assistevano alla Santa Messa. Ognuno aveva un messale e seguiva attentamente lo svolgersi della cerimonia. Le risposte ad alta voce erano chiare e distinte, si avvertiva la stessa concentrazione di quando un innamorato dice parole d’amore all’innamorata. Quella devozione mi aiutò a scoprire meglio il significato inesauribile della Messa. Ricordo in particolare come vissi con loro per la prima volta il triduo della Settimana Santa: la Messa del Giovedì Santo, la funzione del Venerdì Santo e infine l’esplosione del Gloria nella veglia del Sabato Santo quando si contempla la Risurrezione di Gesù. Non sempre sono riuscito a mantenere quella concentrazione ma almeno la desidero e cerco di non consentire all’abitudine di stendere il velo dell’indifferenza, così come nell’amore umano è vitale quella creatività che rende diverso ogni momento passato insieme.
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