mercoledì 26 luglio 2023

 Su You Tube si trovano le riprese di “Flash mob” cioè interventi musicali o danzanti inaspettati nei luoghi più vari: ristoranti, stazioni, piazze… stamattina ne ho visto uno in un supermercato di Londra. Cantavano “Funiculì funiculà”. 

Non mi stanco di riflettere su Napoli. Possibile mai che le sue canzoni vengono cantate in Giappone, Olanda, Inghilterra e così via… Quale città ha un patrimonio musicale simile? Sembra che la Provvidenza abbia benedetto Napoli lasciandole alcune piaghe, da tutti ben conosciute, affinché non insuperbisse.

Le occasioni per comporre una canzone napoletana sono quanto mai varie. Com’è noto “Funiculì funiculà” nacque per far meglio sapere al grosso pubblico che per salire sul Vesuvio c’era una nuova funicolare. Mi chiedo: in quale parte del mondo, se si inaugura una ferrovia o linea di autobus, si compone una canzone? E come mai la canzone viene poi cantata in tutto il mondo (compreso il supermercato londinese)?

E’ evidente che a Napoli c’è un supplemento di simpatia e di cuore che la rende unica. “O sole mio” viene considerata una specie di inno nazionale, mentre Salvatore di Giacomo, il finissimo poeta, compone “A Marechiaro ce sta na fenesta” e la canzone del ritorno, a lui particolarmente cara: “Era de maggio” in cui si dice che l’ammore vero no, nun vota vico”,il vero amore non cambia strada…

Consiglio a chi patisce un momento di tristezza di sentire un po’ di canzoni napoletane. Si tirerà su  di morale anche perché quando spunta la luna a Marechiaro pure li pisce ce fanno l’ammore.




Nessun commento:

Posta un commento