venerdì 27 gennaio 2017

Dio non è un accessorio


Dio non è un accessorio. La telecamera posteriore dell’auto per le marcia indietro è un accessorio ma Dio non è un optional. Non è sensato pensare a Dio saltuariamente e in casi specifici. E’ noto che in un aereo che cade non ci sono atei… e neppure durante un terremoto. In quelle circostanze tutti pregano. Che senso ha rivolgersi a Dio soltanto allora? In fondo la nostra vita ha molto in comune con un aereo che cadrà e con un destino traballante. Allora perché mi devo narcotizzare con false sicurezze? Un motivo c’è. Io vorrei bastare a me stesso, vorrei essere artefice di tutto ciò che mi accade, ma non è così. Gli inconvenienti e le difficoltà della vita portano un messaggio positivo: mi dicono che io sono una creatura che ha bisogno del creatore.
Dio ha voluto prender posto fra di noi con Gesù che nasce nelle maggiori difficoltà possibili: un parto fuori casa, in condizioni precarie. Subito dopo una fuga, e poi non ha avuto dove posare il capo… e infine è morto sulla croce. Più contrarietà di così… Ma stranamente seguendo Lui sarò felice. Lui mi ha aperto la strada per vivere con umiltà. Quasi certamente patirò meno di Lui, anzi la mia vita sarà piena di gioia perché redenzione significa un rapporto vero, cordiale, umano con Dio e con gli altri, con l’umorismo di saper sorridere sui miei limiti. La Provvidenza provvede e, dopo la difficoltà, spunta il sole. Il rapporto con Dio è la cosa più sensata che io possa fare. Dopo la morte viene la resurrezione. Dio non è un accessorio.

sabato 21 gennaio 2017

Vivere con la Trinità


Fin da piccolo mi hanno spiegato che il dogma della Santissima Trinità è un mistero insondabile. Sappiamo solo qualcosa, dedotta dalla predicazione di Gesù: Gesù è Dio, si rivolge a suo Padre Onnipotente e promette il Consolatore, lo Spirito Santo che ci farà comprendere ogni cosa. Grande è stata la speculazione teologica su questo tema che ha visto impegnati i primi concili ecumenici. Per quanto riguarda il mio rapporto con Dio ciò che è stato rivelato basta per la mia preghiera. So che Dio Padre è onnipotente e mi rivolgo a Lui quando ho bisogno della Sua potenza. So che i meriti di Gesù sono sovrabbondanti e perciò prego con La Chiesa: "per Gesù Cristo nostro Signore". Metto davanti al Padre i meriti di Gesù e non i miei (casomai ci fossero), sapendo che è la migliore strada per pregare correttamente. Chiedo lumi allo Spirito Santo tutte le volte, e sono molte, che sento il bisogno di capire cosa devo fare. In più c'è la sposa dello Spirito Santo, Maria, figlia di Dio Padre e madre di Dio Figlio che è l'onnipotenza supplicante. Colei che è piena di Spirito Santo mi illumina ed è Lei stessa la madre a cui ricorrere. Mi pare, in conclusione, che della Trinità so abbastanza per avere un rapporto vivo con Dio e sentirmi in missione per conto Suo. "Come il Padre ha mandato me così io mando voi" ha detto Gesù. Sono concetti fondamentali: mi aiuta molto tornarvi sopra e fermarmi su di essi. Sono figlio di Dio Padre, fratello di Gesù, contenitore dello Spirito Santo e protetto da Maria. E' tanto...

martedì 17 gennaio 2017

La Cestistica Napoli


Cestistica Napoli

I napoletani sono sempre sorprendenti. Ne ho avuto la riprova domenica scorsa 15 gennaio quando sono andato a trovare Nello Lanzuise che, assieme al cognato Luigi De Rosa, ha dato vita alla Cestistica Napoli la società sportiva di pallacanestro che si allena in un locale pittoresco di Piscinola accanto al quartiere di Scampìa e di Chiaiano. Solo alcune impressioni perché questa avventura sportiva e formativa ha già una lunga storia e non sono in grado di raccontarla tutta. La simpatia di Nello e la sua famiglia, l'impegno del cognato allenatore con relativa famiglia e figli giocatori, t'impressionano quanto la vitalità e l'entusiasmo dei ragazzi che nel cuore hanno il Vesuvio, un calore e una spontaneità esplosiva. Siamo arrivati mentre la squadra dei tredicenni (ci sono squadre per ogni fascia d'età) era impegnata in una partita che avrebbe definito il vertice del campionato del settore. Momenti finali col fiato sospeso e poi la vittoria. Meno male perché essere un ospite che non porta fortuna non è un buon inizio a Napoli (e non solo). La palestra fa parte di un complesso imponente del comune, mai messo in funzione. E' stata l'iniziativa di Nello e Luigi a pulire la palestra dalle erbacce e finanziare con i propri soldi la messa a norma. L'intenzione dei due "fondatori" è di dare ai ragazzi un'occasione d'impegno nobile e sano in una zona problematica. I rubinetti dell'acqua sono stati rubati, così come i ventilatori esterni dei condizionatori che i nostri amici avevano installato. Scoraggiarsi? No. Perché il loro cuore supera di gran lunga questi ostacoli.
Dopo la vittoria si festeggia per un giocatore che compie tredici anni, con pizza e Coca Cola... Quanto altro ci sarebbe da dire... ma questo è un anticipo per dare in futuro altre notizie di questa bella realtà che t'induce a pregare e impegnarsi. Un'ultima annotazione. I genitori dei ragazzi sono importanti più della scuola sportiva stessa. Perciò stanno dando vita ad attività formative per i grandi e già l'8 marzo in un importante cinema di Napoli ci sarà uno spettacolo sui linguaggi dell'amore matrimoniale interpretato dal grande Pierluigi Bartolomei...
Nelle foto: la squadra vittoriosa dei tredicenni, quella (anch'essa vittoriosa) dei quindicenni, e la foto di un nuovo tifoso.