sabato 30 gennaio 2021

La carità

Per i cristiani è chiaro che la virtù più importante è la carità, che non termina mai. Papa Francesco sottolinea la necessità della carità sociale ma richiama anche a vivere la carità nella situazione di ogni giorno, con i propri vicini. La maldicenza, i modi bruschi, il rancore, l’incomprensione, la vendetta e altri atteggiamenti poco delicati sembrano normali (anche per i cristiani praticanti) mentre Gesù è misericordioso ed esplicitamente raccomanda di non insolentire nessuno, pena l’inferno (Matteo 5).

Alcuni consigli pratici possono essere utili. Tanto per incominciare è bene non pensare “io sono buono”. Lo dice esplicitamente Gesù: nessuno è buono (Marco 10). Mi deve essere chiaro che io sono capace di compiere qualsiasi infamità se il Signore non mi tiene le mani sulla testa. La preghiera, la confessione, la santa Messa e le altre pratiche mi aprono alla grazia di Dio e allora posso sperare di comportarmi da “buono”. Avere Dio dentro di noi. Chiedere a Gesù di scambiare il nostro cuore col Suo.

Con l’aiuto di Dio posso “saper” voler bene: provare simpatia per ognuno che mi sta attorno. La simpatia si può indurre se non è spontanea: basta guardare l’altro con l’occhio di sua madre poiché, come è noto, il piccolo scarafaggio è bello per sua madre… Ogni persona ha il suo “genio”, la sua nota distintiva. Sta a me scoprirla e valorizzarla…

Poi il buon umore. Il cristiano non ha il diritto di essere musone perché non corrisponde alla sua visione del mondo. Essere allegri o almeno sereni è un gran regalo per chi mi sta attorno, senza drammatizzare nulla… Ripeteva don Dolindo Ruotolo: “Non vedo in me altro che nullità e miseria”. Sembra strano ma non sentirsi importanti rende sereni.

Essere operativi col desiderio di servire gli altri: “dedicarsi agli altri è di tale efficacia che il Signore lo premia con un’umiltà piena di allegria” diceva San Josemaría.

Si potrebbe continuare per ore… resta solo da raccomandare la continua compagnia di Maria, mia e nostra Madre.

venerdì 22 gennaio 2021

Castità e carità

 Ho l’impressione che nella mentalità comune dei cristiani ci sia un’alterazione nella valutazione delle virtù rispetto a quanto il Vangelo e il Magistero della Chiesa ci propone.

La virtù della castità sembra tenere saldamente il primo posto e nessuno si sogna di contestarne l’importanza. Gesù dice all’adultera: “Va e non peccare più”. Poi afferma che “Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio” (Matteo 5). Si trovano altri riferimenti nel Nuovo Testamento, tuttavia non si può dire che ci sia una particolare insistenza su questo tema.

Per quanto riguarda la carità invece i richiami sono numerosi ed espliciti. Nel Padre Nostro, dopo  il nostro sostentamento simboleggiato dal pane quotidiano, chiediamo  di ottenere misericordia così come noi siamo misericordiosi. Una richiesta impegnativa perché, se il riferimento siamo noi e la nostra capacità di rimettere i debiti agli altri, siamo messi maluccio. Tutto il Vangelo di San Giovanni è un inno alla carità e all’amore, e le sue lettere sono piene di affermazioni categoriche sulla necessità di una raffinata carità. L’apostolo, ha affermato Papa Francesco, ha capito cos’è l’amore, lo ha sperimentato, ed entrando nel cuore di Gesù, ha capito come si è manifestato. «Noi amiamo Dio perché Egli ci ha amato per primo». La seconda cosa che l’apostolo dice «senza mezze parole» è questa: «Se uno dice: “Io amo Dio” e odia suo fratello, è un bugiardo». La menzogna è la caratteristica del diavolo…

Si potrebbe continuare a lungo citando il Nuovo Testamento sulla carità, eppure non pare che nella cultura e nella pratica cristiana ci sia l’attenzione che questa virtù merita..

Il peccato contro la castità è così presente nella mentalità dominante che addirittura la mela morsicata, immagine del peccato originale, è stata usata come simbolo delle rappresentazioni erotiche, mentre l’erotismo non c’entra niente col peccato dei progenitori. La mentalità puritana presente nella cultura nordamericana e inglese vittoriana ha fatto breccia nel nostro modo di pensare. Viceversa la vendetta e l’aggressività sono considerate normali nella letteratura e nei film anglosassoni. 

Mi pare che il tema della carità meriti un approfondimento nel nostro modo di pensare.