Non
passa giorno che non mi arrivi una richiesta d’aiuto per trovare un posto di
lavoro. Provo una sensazione di soffocamento nel veder persone soffrire senza
che appaia all’orizzonte la luce che annuncia la fine del tunnel. Si sta
calmando l’ondata illusoria di protesta contro gli untori che affamano il
Paese, ormai è chiaro che la situazione è talmente seria che occorre tacere e
lavorare. Solo Papa Francesco ha parole di speranza e non teme di dare
indicazioni per uscire dalla crisi. “Il denaro deve servire non governare” dice
il Papa, e questo è il punto. Appare chiaro che la vera esigenza è che i
cattolici escano dallo stato d’intimidazione in cui sono stati messi dalla
cultura dominante. Solo i cristiani hanno il bandolo della matassa: partono
dalla persona e tutto il resto è una conseguenza. Occorrono pensatori,
finanzieri, operatori che abbiano un cuore e una testa cristiani. In Italia
abbiamo il conforto di un’esperienza positiva che nel dopoguerra ha portato il
nostro Paese alla prosperità. Sono stati i cattolici che, assieme a tutti gli
italiani, hanno lavorato bene. Ora è il momento di ricominciare. Occorrono
professionisti che siano uomini di fede, persone con un rapporto vivo con Dio,
che leggono il Vangelo, e che siano preparati, abbiano studiato i meccanismi
della finanza e della comunicazione che oggi reggono il mondo. Fede e scienza
aiuteranno i laici cristiani ad edificare una società più giusta e l’incontro
del Papa con i movimenti indica la via della speranza.
mercoledì 22 maggio 2013
lunedì 20 maggio 2013
La salvezza viene dal Sud?
Per
presentare l’ultimo libro sto facendo un giro per l’Italia del Sud che ricorda
gli annunci ferroviari degli espressi di una volta: Catanzaro, Reggio, Messina,
Catania, Siracusa. Poi andrò a Terrasini, Agrigento, Trapani, Palermo,
Caltanissetta. E’ una vera immersione fra la gente del Sud, soprattutto
siciliani, per i quali ho un’ammirazione pregiudiziale. Qui una persona è
considerata un fine e non un mezzo: è un’espressione approssimativa ma rende
l’idea. Inoltre mi è capitato d’incontrare coppie di sposi giovani e sorridenti
assieme a persone sposate da cinquant’anni e più. Sembra che qui il matrimonio
sia più solido che altrove ed è uno dei motivi dell’allegria che si respira:
occhi limpidi, sorrisi aperti, cordialità illimitata. Mi viene da chiedere perché
nelle zone che si credono più civilizzate, perché il reddito pro capite è più
elevato, si stia buttando la felicità della finestra, come se ci fosse
un’intossicazione che fa sragionare. Ricordo gli anni ’70 passati a Milano
sottolineati dai passi e gli slogan dei cortei urlanti, quando leggere il
Giornale di Montanelli era un gesto pericoloso. Poi la follia collettiva passò.
Ora deve passare quest’altra follia per la quale solo il disamore e la morte
hanno cittadinanza. Solo il cristianesimo ci salva e Papa Francesco con il suo
linguaggio evangelico segna il cammino. Anche qui nel Sud la gente è entusiasta
di lui e entra in risonanza quando sente parlare di Vangelo, Confessione e
Comunione. La salvezza verrà dal Sud?
Il vero pericolo non sono le aberrazioni ma i cristiani tiepidi
Sul
supplemento Sette del Corriere del 3 maggio, sotto l’immagine di un bambino che
si protende verso due papà, campeggia la scritta: Via libera dai pediatri
Usa. Crescere con madri lesbiche o padri gay non danneggia la salute
psicologica dei bambini. Nel 1967 i
produttori cinematografici americani abbandonarono il codice Hays di
autoregolamentazione per la moralità dei film, vigente fino ad allora negli
Usa. Da allora il sesso è stato un elemento quasi costante nei film americani e
non. Cominciò la lunga marcia per destrutturare la società occidentale:
divorzio, aborto, eutanasia, libero amore, esaltazione dell’omosessualità e,
prossima meta, la legalizzazione della pedofilia. E’ evidente il profilo
demoniaco che mette in scena questa tragedia di morte progressiva. “Se Dio non
esiste tutto è permesso!” scrisse Dostoevskij. De Maistre osservava che, contro
la rivoluzione, non occorre la rivoluzione contraria ma il contrario della
rivoluzione. Il contrario della rivoluzione è la vita ordinaria e ordinata in cui
la creatura è in armonia col Creatore. In sede legislativa occorre resistere
energicamente a queste follie mascherate da scienza e scelte d’amore, ma la
soluzione sta nell’essere veri cristiani e non dei meri benpensanti. Leggere il
Vangelo, confessarsi e ricevere Gesù nella Comunione. Dedicare tempo alla
preghiera. Queste sono le uniche armi efficaci. Il vero pericolo non sono i
rivoluzionari ma i cristiani insipidi. Gesù aiutami ad essere sale e la
Provvidenza provvederà.
venerdì 3 maggio 2013
La ricomprensione del cristianesimo
Il
900 è stato il secolo della grande disillusione. L’illusione era quella della
fine dell’800 quando si pensava che, sull’onda del progresso, si sarebbe
arrivati ad un’epoca di pace, di luce e prosperità. Invece è cominciato un
secolo di tragedie spaventose: le due guerre mondiali, l’Olocausto, l’atomica,i
gulag... A metà del 900 c’è stato un rigurgito di saggezza dopo tante atrocità.
In Italia una ripresa economica (grazie soprattutto ai politici cattolici) ha
creato una fiorente classe media ma il liberismo di Reagan e della Thatcher ha
rilanciato la corsa selvaggia del capitalismo senza regole a vantaggio dei
pochi ricchi e a svantaggio dei poveri sempre più poveri e numerosi. Eppure
s’intravede la via d’uscita che non è quella delle ruggenti economie orientali
o di alcuni popoli emergenti. La via d’uscita sta nella ricomprensione del
cristianesimo. Mentre i media mondiali attaccano la Chiesa Cattolica
appigliandosi ad ogni pretesto, i Papi dal ’78 in poi hanno rotto l’assedio
della cultura illuminista-capitalista presentando con un nuovo fascino il
messaggio evangelico. Papa Francesco parla il linguaggio di Gesù: le pecore, la
vecchietta, il perdono, l’autenticità che smaschera i farisei… e si mette a
capo di una rivoluzione silenziosa che ha come meta non più Mammona ma il Dio
Padre, Figlio e Spirito Santo. Devo accorgermi dell’importanza di ciò che sta
accadendo e devo lasciar spazio alla preghiera non solo per me ma per una nuova
primavera della civiltà che sarà cristiana.
Iscriviti a:
Post (Atom)