"La
provvidenza provvede": è un proverbio medievale di mia invenzione che mi
aiuta quando arriva la tentazione di spaventarsi davanti alle follie personali
e collettive di cui siamo circondati. Il ruolo dei cristiani non è quello di angosciarsi
ma di essere forti della forza di Gesù. Guardiamo al nostro Capo (detto anche
Re dei Re). Che vittorie ha avuto? Nessuna, secondo la mentalità mondana, la
più grande secondo la visione della fede. Gesù ha vinto la nostra tendenza al
male e ha aperto la strada alla felicità dell'Amore. E' qui che devo seguirlo.
Il mondo è quello che ho davanti, in cui devo vivere senza fughe
d'immaginazione: ah se potessi, ah se avessi fatto... None! come dicono in Ciociaria.
No. E' "qui" che devo essere un campione dell'amore, della
laboriosità, dell'allegria. Una persona vera in cui non c'è inganno. L'impegno
sociale è il bene che posso fare a portata di mano. L'amore è la stima per le
persone che ho accanto e che tratto con affetto vero. L'amore è il comandamento
nuovo che dà Gesù: perennemente nuovo perché ogni volta è una scoperta. Non
possiamo prendere su di noi tutto il male del mondo, altrimenti diventiamo
esausti e pessimisti. Gesù mi chiede di fare il bene che ho davanti, di dare un
senso alle mie sofferenze e un motivo alla mia allegria. Quando mai il mondo è
andato come vorremmo noi? Il Signore fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Io
sarò giusto solo se mi appoggio totalmente e fiduciosamente su Gesù. Per il
resto la Provvidenza provvede.
giovedì 26 maggio 2016
domenica 22 maggio 2016
Ettore Bernabei 95 anni
Il 16 maggio Ettore Bernabei ha compiuto 95 anni. Non è
soltanto un motivo di ringraziamento per una lunga vita, vissuta tuttora con
lucidità ed efficienza. E' un occasione per riflettere sulla testimonianza che
quest'uomo ha dato e continua a dare. Bernabei per quasi quindici anni ha
impresso alla Rai un carattere di qualità forse ineguagliato al mondo. La sua
strategia era di investire nel prodotto più che in sontuosi edifici. In quegli
anni la Rai produceva programmi di rilievo internazionale e valorizzava talenti
che tuttora possiamo rivedere su You Tube. Era una Rai che aiutava gli italiani
a lavorare: era realista ma ottimista, davvero democratica (basti pensare
all'invenzione delle Tribune politiche dove anche i partiti minori erano
rappresentati), istruttiva (gli sceneggiati dei classici della letteratura),
serena (programmi divertenti e non volgari). Presentava un'Italia pulita,
laboriosa e allegra. Dopo un periodo da manager di una finanziaria dell'Iri, il
pensionato Bernabei ha dato vita ad una casa produttrice che ha portato la
Bibbia sugli schermi di tutto il mondo col massimo degli ascolti, ha rivisitato
capolavori (Anna Karenina, Guerra e Pace), e, fra i tanti successi, continua ad
attrarre tanti spettatori con don Matteo (un'idea di Ettore che prende spunto
dal Padre Brown di Chesterton). Cattolico fervente, amico di tutti, desideroso
di servire il Paese e la Chiesa. Ora s'impegna per formare giovani per creare
una nuova classe dirigente. Ragazzi c'è solo da imparare.
giovedì 12 maggio 2016
Uscire dal letargo
"Non possiamo
incrociare le braccia quando una sottile persecuzione condanna la Chiesa a
morire d'inedia, relegandola fuori dalla vita pubblica e, soprattutto,
impedendole d'intervenire nell'educazione, nella cultura, nella vita familiare.
Non sono diritti nostri:
sono di Dio ed Egli li ha affidati a noi cattolici per esercitarli.
Vi dirò a questo proposito
un mio grande desiderio: vorrei che nel catechismo della dottrina cristiana per
bambini si insegnasse chiaramente quali sono quei punti fermi su cui non si può
cedere nell'agire, in un modo o nell'altro, nella vita pubblica; e che si
affermasse, allo stesso tempo, il dovere di intervenire, di non astenersi, di
collaborare per servire con lealtà e libertà personale il bene comune. E' un
mio gran desiderio, perché vedo che così i cattolici imparerebbero queste
verità fin da bambini e le saprebbero mettere in pratica una volta diventati
adulti."
Sono parole di San Josemaría
Escrivá, scritte nel 1932, di totale attualità. E' necessario che chi ha fede esca
dal letargo in cui sembrano immersi i cattolici. Ognuno a modo suo. Sono
ridicole per non dire diaboliche le polemiche su quale comportamento adottare.
L'importante è non restare inerti. Ognuno col suo criterio e con la sua
inclinazione. Educazione (scuola), cultura (intrattenimento, informazione,
approfondimenti), vita familiare (la possibilità di sposarsi giovani, rispetto
per la vita umana, agevolazioni fiscali e tutto il resto) sono i campi in cui
lavorare intensamente.
venerdì 6 maggio 2016
Saper voler bene
Per l'ennesima volta vengo a sapere che una moglie ha
cacciato il marito di casa per comportamento intollerabile. Non posso, non
voglio e non devo giudicare. Vorrei soltanto farmi portavoce per avvisare delle
conseguenze che queste decisioni portano. Sono testimone che i litigi, le
cause, le tensioni, ecc. che derivano da una separazione sono una via crucis
che non ha niente da invidiare al tenersi il coniuge che si comporta male.
Chiaramente bisogna distinguere caso per caso. Ma lo stesso vorrei mettere in
guardia soprattutto le donne dalle amiche che suggeriscono: lascialo! è
"intollerabile". Ognuno prenderà le decisioni in coscienza ma quando
si dice: " Io prendo te come mio sposo e prometto di esserti fedele
sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e
onorarti tutti i giorni della mia vita" si sta dicendo quel che si dice e
occorre ricordarselo. Chi può misurare le ferite nella personalità dei figli? E
non è meglio perdonare, sorridere, andare avanti? Quanti matrimoni in passato
si sono salvati così e le famiglie sono sopravvissute bene. Se Dio perdona
perché il coniuge non prova a perdonare? E certi comportamenti non saranno
stati anche provocati dalla freddezza, dalla supeficialità, da cambi d'umore
dell'altro o dell'altra? Ripeto che mi guardo bene dal giudicare, parlo solo
perché le sofferenze di cui sono stato testimone "dopo" vengono
troppo spesso sottovalutate, specie se ci sono figli. E' la più importante
delle scienze: saper voler bene.
Iscriviti a:
Post (Atom)