Il 16 maggio Ettore Bernabei ha compiuto 95 anni. Non è
soltanto un motivo di ringraziamento per una lunga vita, vissuta tuttora con
lucidità ed efficienza. E' un occasione per riflettere sulla testimonianza che
quest'uomo ha dato e continua a dare. Bernabei per quasi quindici anni ha
impresso alla Rai un carattere di qualità forse ineguagliato al mondo. La sua
strategia era di investire nel prodotto più che in sontuosi edifici. In quegli
anni la Rai produceva programmi di rilievo internazionale e valorizzava talenti
che tuttora possiamo rivedere su You Tube. Era una Rai che aiutava gli italiani
a lavorare: era realista ma ottimista, davvero democratica (basti pensare
all'invenzione delle Tribune politiche dove anche i partiti minori erano
rappresentati), istruttiva (gli sceneggiati dei classici della letteratura),
serena (programmi divertenti e non volgari). Presentava un'Italia pulita,
laboriosa e allegra. Dopo un periodo da manager di una finanziaria dell'Iri, il
pensionato Bernabei ha dato vita ad una casa produttrice che ha portato la
Bibbia sugli schermi di tutto il mondo col massimo degli ascolti, ha rivisitato
capolavori (Anna Karenina, Guerra e Pace), e, fra i tanti successi, continua ad
attrarre tanti spettatori con don Matteo (un'idea di Ettore che prende spunto
dal Padre Brown di Chesterton). Cattolico fervente, amico di tutti, desideroso
di servire il Paese e la Chiesa. Ora s'impegna per formare giovani per creare
una nuova classe dirigente. Ragazzi c'è solo da imparare.
Bellissimo traguardo, complimenti.
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