giovedì 25 luglio 2013

Il Papa forma un popolo


Il settimanale americano Time ha dedicato a Papa Francesco la copertina. The people’s Pope – si legge - il Papa della gente. Le giornate della gioventù confermano. Questo Papa è un leader, come Gesù. Parla al cuore di ognuno: parla di Dio e gli insegna ad essere misericordioso. Il Papa forma un popolo che sa amare. Contemporaneamente, la crisi scoppiata nel 2008, dovuta all’avidità di guadagno ad ogni costo, sta svelando il volto più amaro, depredando i paesi con maggior debito pubblico. I ricchi, grazie alla deregulation di marca Reagan e Thatcher, diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. La solidarietà sociale cede il posto alla legge della jungla. In tutto il mondo la classe media sta sparendo, lasciando i ricchi al vertice e i poveri in basso. Accade anche nei paesi di nuova prosperità come Cina, Russia, e nel Brasile dove il Papa si trova in questi giorni. La Giornata Mondiale della Gioventù assume quest’anno una connotazione da enciclica sociale. Il Papa, oltre alla visita alla Madonna Aparecida, ha fatto aggiungere la visita alle favelas e gli incontri con i carcerati. I giovani vengono spronati ad una fede operativa, com’è sempre la vera fede. E’ come se la Provvidenza ci facesse capire qual è lo stile di Mammona e quello di Dio, e le conseguenze che ne derivano. Ci manda un uomo provvidenziale capace di far scaturire dal cuore degli uomini le energie necessarie per salvare l’umanità dall’abbrutimento. Capisco che devo pregare sempre più per il Papa.



giovedì 18 luglio 2013

Il Papa parla del vangelo. Le questioni legislative riguardano i cristiani.


Luigi Accattoli ha fatto notare sul Corriere della sera che Papa Francesco evita di parlare delle questioni legislative cosiddette “irrinunciabili”: la legislazione sul matrimonio, aborto, scuola non statale, eutanasia e così via. Il Papa parla e agisce con radicalità evangelica: i suoi discorsi invitano alla generosità senza ipocrisie e sono costellati di parabole come quelle che i vangeli ci riportano secondo i discorsi di Gesù. Il suo comportamento è proprio di colui che non ha dove posare il capo: come Gesù si ferma a confortare chi soffre, anche se si tratta di samaritani cioè di persone che hanno un diverso credo religioso, corre dagli ammalati e i prigionieri, scansa gli incontri mondani. Mi sembra che l’intenzione del Papa sia quella di lasciare a me, che sono un cittadino cristiano, il compito di adoperarmi perché la società sia retta da leggi rispettose della dignità umana, mentre lui, il Papa, si è assunto il compito di annunciare in modo trasparente e fedele il messaggio di Gesù. E’ su quel messaggio che si è fondata la civiltà armonica e rispettosa dell’uomo di cui ancora oggi, malgrado tutto, godiamo i benefici: è la civiltà che conta gli anni dalla nascita di Cristo. Il Papa va all’essenziale, perciò le sue parole e il suo comportamento sono così evocativi del fascino di Gesù. Senza quel fascino non si costruisce niente. Se è vero che devo esigere una legislazione giusta dallo stato, è vero anche che devo ringraziare il Papa per la nuova primavera della Chiesa.


domenica 7 luglio 2013

La vittoria della fede



Sembra una scena apocalittica. Da una parte gli organi di stampa internazionali si accaniscono contro i presunti scandali della Chiesa Cattolica mentre dall’altra emergono figure luminose come Papa Francesco e Benedetto, si prospetta la prossima canonizzazione di Giovanni Paolo II e Papa Giovanni, e ci viene donata un’enciclica che è una sintesi viva della nostra fede. E’ come se il demonio si accanisse a gettare fango mentre emergono queste poderose figure ed eventi carichi di luce. E’ come se la Provvidenza ci dicesse che i tempi duri stanno finendo e che la fede in Dio e il buon senso sono sul punto di trionfare. Il traguardo non è vicino ma è raggiungibile. A me spetta contemplare l’esempio e ascoltare le parole di Papa Francesco. Devo rendermi conto che la mia amicizia con Gesù deve rafforzarsi e diventare più operativa. Devo rompere gli schemi in cui sto vivendo come Francesco sta rompendo quelli papali. La visita a Lampedusa è un richiamo per me. Devo tagliare tutto ciò che è frivolo e inutile. Devo andare al sodo e dedicarmi ai miei compiti senza troppe vacanze, come fa il Papa. Lo ha detto chiaramente: occorre che i cristiani abbiano un cuore di padre e di madre, se no non va. Lo Spirito Santo soffia in questa direzione: restituire agli uomini il cuore, reso arido da un materialismo eccessivo, assieme alla gioia e al sorriso di chi pensa agli altri e non a se stesso, di chi trova la sua forza davanti al Tabernacolo, di chi lavora per amore. Maria c’insegna la strada.


mercoledì 3 luglio 2013

Papa Francesco, i beni materiali e l'apostolato


Quando ha fame Gesù non trasforma le pietre in pane, come il demonio suggerisce: quando la carità lo esige moltiplica i pani due volte. Similmente papa Francesco desidera che i beni della Santa Sede siano interamente utilizzati per opere di carità. Coloro che criticano la Chiesa perché possiede ricchezze (sono gli stessi che, senza scrupoli, fanno del denaro un fine con conseguenze disastrose per l’umanità) in realtà aiutano il Papa nell’opera riformatrice secondo lo spirito di Gesù. Questi farisei, sempre a caccia di scandali ecclesiastici, alla fine collaborano senza volerlo ai piani di salvezza. Sempre più appare come la Chiesa cattolica sia l’unico punto di riferimento morale dell’umanità, l’unica capace di indicare la via d’uscita dalla crisi spirituale, economica e politica che stiamo vivendo. E’ ora che l’apostolato dei cristiani sia più sfacciato e, nello stesso tempo, radicato nella preghiera e nella fede. Solo la fede salva. Il Papa dà l’esempio. Solo la fede dà la via, la verità e anche la vita, il buon umore, il distacco dai beni materiali, la disponibilità verso gli altri. Chi ha detto che i cristiani laici devono limitarsi a non tradire la moglie? I primi cristiani hanno trasformato il loro mondo con la fede e la preghiera, con la generosità sorridente, con il fascino di un’umanità splendente dove l’amicizia era un riflesso della paternità di Dio. E così devo vivere io. Attento agli altri, distaccato dagli interessi personali per fare l’interesse di Gesù, che è l’amore.