venerdì 20 gennaio 2023

Comunicare

 Comunicare vuol dire parlare così chiaramente che l’interlocutore capisca quanto gli voglio dire. Invece di parlare si possono usare altri mezzi ma il concetto è quello: la chiarezza dei contenuti trasmessi.

Vediamo i telegiornali e spesso rimaniamo con punti interrogativi sospesi. Faccio un esempio felice: Giovanna Botteri. Non è né giovane né particolarmente bella ma quando parla senti un’amica che ti sta spiegando bene qualcosa. Il tono colloquiale, l’atteggiamento sereno, la chiarezza dell’esposizione rendono gradevoli e utili i suoi servizi.

Per il resto ci tocca assistere a servizi affrettati e poco comprensibili. Sembra impossibile che direttori e giornalisti, che conoscono bene le regole fondamentali della comunicazione, le ignorino in pratica. C’è poco tempo? Allora faccio un discorso affannato pieno di termini incomprensibili. Sembra che ignorino la qualità del pubblico. Un’inchiesta svelerebbe che solo una piccola percentuale di ascoltatori ha afferrato qualcosa del discorso trasmesso.

Come fare per migliorare la situazione e raggiungere una comunicazione efficace?





martedì 3 gennaio 2023

Ratzinger


 Leggendo i commenti alla morte di Ratzinger sento il bisogno di precisare un punto: se ci fermiamo agli episodi del suo pontificato, primo fra tutti la clamorosa rinuncia, non mettiamo in luce il vero personaggio.

Non sono in condizione di commentare adeguatamente la vita e il pensiero di Ratzinger, che è il pensatore e teologo più imponente del secolo. La Provvidenza gli ha chiesto di essere vescovo, cardinale e papa e lui ha svolto il suo ruolo. Ma il patrimonio che ci ha lasciato sono i suoi scritti e i discorsi. Ratzinger va letto, punto e basta.

La sua “Introduzione al Cristianesimo” è un testo base che chiunque abbia fatto il liceo è in condizione di comprendere. Nell’introduzione Ratzinger racconta: “il libro è scaturito dalle lezioni da me tenute a Tubinga nel semestre estivo del 1967, ad uditori di tutte le facoltà… esso si propone di far comprendere in maniera nuova la fede, presentandola come agevolazione all’autentico vivere umano nel nostro mondo odierno, senza degradarne la consistenza…”

Allora Ratzinger aveva quarant’anni e aveva partecipato al Concilio in qualità di perito, collaborando con i maggiori teologi e porporati dell’epoca.

Sono in corso di pubblicazione, da parte della Libreria Vaticana, 16 volumi che raccolgono il suo pensiero filosofico e teologico, mentre case editrici hanno pubblicato libri tratti da suoi cicli di lezioni o prediche. 

Sono notevoli le vicende del suo pontificato ma, in una prospettiva storica, la sua figura resta centrale per l’impegno di parlare adeguatamente di Dio all’uomo contemporaneo.