Ieri,
secondo una consuetudine che ho appreso da San Josemaría, sono stato a recitare
il Rosario con uno studente nel parco delle catacombe di San Callisto, di
fronte alla Chiesa del Quo Vadis a Roma. I rumori della città scompaiono
entrando nel parco; il viale è circondato da prati con i colori della
primavera, ed è accompagnato per un tratto da cipressi, mentre più in là costeggia
un uliveto che riluce al sole. Maggio è il momento opportuno per pregare la
Madonna e affidarle i prossimi tempi. Abbiamo riso pensando a come dovrebbe
essere la sua futura moglie. Nell’ordine: allegra, cattolica, affettuosa. Lo
studente, un tipo brillante reduce da un corso di ritiro (esercizi spirituali),
sta vivendo, a suo dire, il periodo più felice della vita. E’ incredibile
quanto fa bene ritirarsi alcuni giorni in preghiera. Diventa evidente che la
creatura è fatta per il creatore, mentre tutto intorno sembra spingerci al
contrario: allo stordimento e all’autosufficienza. Il futuro sarà di chi sa
amare, di chi farà nascere figli dal proprio amore. Chi si identifica con
Cristo sembra sempre in minoranza ma quella minoranza è il lievito, come diceva
Gesù. Il ragazzo confidava che era innamorato della Madonna e trovava
bellissima una sua statua situata nel parco. A dir la verità a me sembrava una
statua un po’ ordinaria ma mi ha fatto piacere che gli sembrasse bellissima.
Aveva ragione, abbiamo una Madre che è bellissima sempre. Maggio è il suo mese:
tornerò in quel luogo a dire il rosario.
giovedì 22 maggio 2014
domenica 18 maggio 2014
Ancora Suor Cristina
Mi sono chiesto perché mi
piace tanto suor Cristina, la suora che sta superando le tappe del concorso The
Voice of Italy su RaiDue. Ho messo sul tavolo i motivi del mio entusiasmo
(parlo spessissimo di suor Cristina e prima di dormire mi vedo qualche pezzo
suo su YouTube). Questa è la diagnosi. Punto primo: suor Cristina è siciliana e
io ritengo i siciliani una razza superiore per intelligenza e sensibilità.
Secondo, e questo credo che sia il motivo più vero, attraverso lo sguardo di
suor Cristina vedo l’amore bello di Gesù. Sul web ci sono immagini di Cristina
prima della risposta alla vocazione. Ebbene quello sguardo non c’è ancora. Dopo
aver accettato la vocazione lo sguardo di suor Cristina è diventato una porta
spalancata sul suo cuore, un cuore che si è aperto al dono di sé. Dopo il sì
suor Cristina è diventata attraente, non più una comune ragazza. L’amore di Dio
dà una luce speciale. Madre Teresa di Calcutta era bella anche se non
rispondeva ai canoni comuni della bellezza. Prego per suor Cristina perché il
Signore la conservi con quello sguardo, fedele e apostolica. Terzo punto: J-Ax.
Altro che demonio! E’ una persona di una sensibilità particolare: ha capito
subito chi è Suor Cristina e attraverso di lei è affascinato da Dio. Inoltre
suor Cristina balla bene. Mi piacciono le persone che sentono la musica dentro
di sé. Infine è la più elegante di tutti col suo abito e le scarpe tacco 1. E’
bello che le consorelle siano unite a lei in questa testimonianza originale.
venerdì 9 maggio 2014
La preghiera
Come
ha scritto Joseph Ratzinger (Il Cammino Pasquale, ed. Ancora) il modo migliore
per conoscere Gesù è pregare. San Tommaso d’Aquino, considerato il maggior
teologo della Chiesa Cattolica,
metteva la testa nel tabernacolo: solo dopo scriveva. Santa Caterina da
Siena stava ore in contemplazione nella sua cella e, pur essendo illetterata,
cambiò la storia dell’Italia e del mondo. La preghiera è identificazione: Gesù
scambia il suo cuore con il cuore di Caterina. "Se sarete ciò che dovete
essere, metterete fuoco in Italia e nel mondo intero", lei diceva.
Karol Wojtyla pregava anche di
notte. La preghiera era l’asse portante della vita di Gesù stesso. Comincia la
vita pubblica con 40 giorni di orazione nel deserto e prega fin sulla croce. La
cultura occidentale aggredisce lo stile di vita dei cristiani con leggi
(divorzio, aborto, omofobia, ecc.) e comportamenti inaccettabili. Ma se i
cristiani pregano diventano fonti luminose d’amore e libertà. Se io non prego,
a nulla mi serve l’attivismo proprio di una cultura che privilegia il fare.
“Senza di me non potete fare nulla” e nulla non vuol dire “qualcosa”, vuol dire
“niente”. Non mi devo agitare né spaventare. Devo dedicare tempo alla preghiera
fino a trasformare la mia attività (studio, lavoro, relazioni) in preghiera
cioè in esercizio di amore e di servizio, come hanno fatto Gesù e i suoi santi.
Gli oppositori portano tristezza e oppressione: i cristiani portano luce e
calore. Se prego metterò fuoco in Italia e nel mondo.
lunedì 5 maggio 2014
sabato 3 maggio 2014
Bocelli canta San Karol
Una
delle scene più significative della recente cerimonia di canonizzazione è stata
una signora sui sessanta che emergeva da un sacco a pelo sul selciato di Via
della Conciliazione nelle prime ore del mattino. Tale è la gratitudine e
l’affetto verso i due Papi da provocare una testimonianza di questo tipo,
assieme a tante altre di cui siamo stati spettatori. Ora è il momento di
trasmettere bene ai giovani il messaggio di queste due importanti figure: non è
giusto che la canonizzazione sia un voltar pagina per lasciare la memoria agli
anziani. I mezzi di comunicazione ci consentono di rivisitare immagini e opere.
Le memorabili encicliche di Papa Giovanni e in particolare il “Giornale
dell’anima” sono utili per comprendere la vita interiore di un uomo di preghiera.
Per Giovanni Paolo II le immagini hanno una particolare importanza. I gesti
dell’uomo sono eloquenti quanto i suoi scritti. Fra le tante trasmissioni belle
che sono state confezionate ce n’è una che è particolarmente suggestiva.
Alberto Michelini ha realizzato un programma in cui non c’è voce di commento:
partendo dalle immagini del funerale (mai nella storia dell’umanità c’è stato
un funerale come quello) si rivedono tanti momenti del pontificato di Wojtyla,
si sente solo il Papa che parla e Andrea Bocelli che canta l’Ave Maria, il
Credo e altri inni sacri con voce partecipata e commossa. Non è un
documentario, è un’opera d’arte. Su Rai.tv si trova “Credo, Giovanni Paolo II”
dove si canta un Papa innamorato dell’Amore.
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