Come
ha scritto Joseph Ratzinger (Il Cammino Pasquale, ed. Ancora) il modo migliore
per conoscere Gesù è pregare. San Tommaso d’Aquino, considerato il maggior
teologo della Chiesa Cattolica,
metteva la testa nel tabernacolo: solo dopo scriveva. Santa Caterina da
Siena stava ore in contemplazione nella sua cella e, pur essendo illetterata,
cambiò la storia dell’Italia e del mondo. La preghiera è identificazione: Gesù
scambia il suo cuore con il cuore di Caterina. "Se sarete ciò che dovete
essere, metterete fuoco in Italia e nel mondo intero", lei diceva.
Karol Wojtyla pregava anche di
notte. La preghiera era l’asse portante della vita di Gesù stesso. Comincia la
vita pubblica con 40 giorni di orazione nel deserto e prega fin sulla croce. La
cultura occidentale aggredisce lo stile di vita dei cristiani con leggi
(divorzio, aborto, omofobia, ecc.) e comportamenti inaccettabili. Ma se i
cristiani pregano diventano fonti luminose d’amore e libertà. Se io non prego,
a nulla mi serve l’attivismo proprio di una cultura che privilegia il fare.
“Senza di me non potete fare nulla” e nulla non vuol dire “qualcosa”, vuol dire
“niente”. Non mi devo agitare né spaventare. Devo dedicare tempo alla preghiera
fino a trasformare la mia attività (studio, lavoro, relazioni) in preghiera
cioè in esercizio di amore e di servizio, come hanno fatto Gesù e i suoi santi.
Gli oppositori portano tristezza e oppressione: i cristiani portano luce e
calore. Se prego metterò fuoco in Italia e nel mondo.
Volevo ringrazarla per il libro Quando Dio è contento. Pregare per imparare ad essere un buon samaritano... Grazie.
RispondiEliminaLuca