Sono
stato alla presentazione di un libro di Stefano Fassina, responsabile del
dipartimento economia del Partito Democratico, il partito nato dalla vecchia
pianta comunista. Partecipava anche Fausto Bertinotti, grande leader della
sinistra estrema. Sapete qual’è stato il punto centrale del dibattito?
L’attualità e il valore della dottrina sociale della Chiesa. Non sto sognando,
copio dal libro (titolo: Il lavoro prima di tutto): “Nello smarrimento post Lehman-Brothers, la Chiesa
di Benedetto XVI … è stata un punto di riferimento. Ha messo a nudo le radici
etiche, culturali e politiche dell’equilibrio saltato: l’individualismo
utilitaristico e il primato dell’economia sulla politica.” Proprio così.
Come sono lontani i tempi in cui la dottrina sociale
della Chiesa veniva derisa al cospetto del marxismo scientifico e del liberismo trionfante della Thatcher! E’ un
conforto pensare che i cristiani disprezzati e oltraggiati come il loro
Fondatore, alla fine restano, mentre gli altri passano. E allora al lavoro! La politica
deve imparare ad avere orizzonti cristiani. La persona deve tornare al centro.
Ma, oltre la persona, la famiglia, che è la vera risparmiatrice e salvatrice
dell’Italia finora ignorata e disprezzata come anticaglia clerico-fascista,
deve diventare il perno del programma politico. E, dopo la famiglia,
l’accoglienza per le forze vive della società, applicando il principio di
sussidiarietà, finora predicato e praticato, mi pare, soltanto nella regione
Lombardia.
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