La
tenerezza. Una delle sorprese di Papa Francesco, fin dall'inizio del
pontificato, è stato l’invito a non aver paura della tenerezza. La tenerezza è
considerata una virtù principalmente femminile. E' la donna che trasmette la
vita e l'amore, ed è perciò maestra di tenerezza. Il Papa rivolge quest'invito
anche agli uomini, non per effeminarli ma per insegnare a manifestare l'amore
che portano dentro. Viviamo un'epoca in cui è tenuta in gran conto la
professionalità: il modello vincente è il manager duro ed efficiente e,
possibilmente, senza scrupoli. Ma perfino gli studi americani più avanzati in
tema di management rivelano che il buon manager deve saper essere accogliente:
capace di considerare l'interlocutore come una persona nel suo insieme. In
altri termini, non deve aver paura della tenerezza. Ecco che si riscoprono le
virtù cristiane che rendono amabile la convivenza anche nelle circostanze più
comuni della vita. Si sente il bisogno di persone allegre o perlomeno serene.
Una persona che è quasi sempre di buon umore è un tesoro, una risorsa. Anni fa
si cantava di più: l'operaio fischiettava e la donna che lavava per terra si
cimentava nell'ultima canzone d'amore. La vera sorgente di questa gioia è
l'armonia interiore col Creatore. Perciò il Papa ci parla di tenerezza: la fede
c'entra e come. Se so che la Provvidenza provvede (e che per chi ama Dio tutto
coopera al bene (Rm 8,28) sono disposto a un sorriso e perfino a dire
"buongiornissimo", anche nelle brume della mattina.
Caro Pippo, ci regali ancora un'altra delle Tue splendide perle.
RispondiEliminaHai saputo fotografare bene, con le parole, il modello di comportamento di nostro Papa Francesco, è diventato la nostra memoria storica di tutta l'umanità intera, definisce le nostre responsabilità, di fronte al suo quotidiano fare c'è soltanto la nostra coscienza.
Salvo Galiano