Allegria.
Gioia. Sono parole che ben descrivono lo stato d’animo del cattolico in questi
giorni. Cristo è risorto. La Pasqua ci ha confermato nella verità più grande.
Il Santo Padre ha indetto, nella Domenica della Divina Misericordia, un
giubileo che inizierà il giorno dell’Immacolata Concezione di Maria.
Una
serie di coincidenze si accavallano. Giovanni Paolo II è morto il 2 aprile del
2005 ma noi conserviamo la dolorosa memoria della sua andata in Cielo nel
giorno della festa (da lui voluta)
della Divina Misericordia (la sera del sabato fa parte liturgicamente della
domenica successiva). Il nostro carissimo Papa Wojtyla è così particolarmente
presente nell’annuncio del Giubileo. Proprio lui che ha scritto l’enciclica Dives
in Misericordia (Dio ricco di
misericordia).
L’inizio
dell’anno giubilare sarà l’8 dicembre del 2015 nel cinquantesimo della
conclusione del Concilio Vaticano II. La solennità di Maria è il modo migliore
per iniziare un periodo di grazia.
In
questi giorni ci avviciniamo al mese di maggio, il mese della Madonna. E’ come
un fiorire di gioia dopo i patimenti contemplati durante la Settimana Santa. Le
piaghe di Gesù ci hanno ricordato che la vita non è facile per nessuno, ma che
la sofferenza, se ho fede, mi avvicina alla gioia della risurrezione.
Che
differenza fra la visione mondana della vita e quella cristiana! Nell’una si
tenta invano di schivare le sofferenze della vita. Nell’altra si trova la
splendida serenità di chi si dona agli altri seguendo le orme di Gesù!
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