Chi
ama non s’annoia. E’ una massima veritiera. Serve quando si pensa in grande e
anche per vivere i piccoli momenti della vita quotidiana. Per un innamorato non
esiste il concetto di “ammazzare il tempo”. Si spiega anche così come mai in
Paradiso non ci annoieremo, contrariamente a chi pensa che sia noioso. Il
Paradiso sarà una condizione d’amore e l’amore non sazia. Sarà molto più che
ammirare i Faraglioni di Capri, che per me è il massimo della contemplazione
visiva: dopo un po’ di ore mi posso perfino scocciare di guardarli, ma di amare
no. San Josemaría quando parlava ad una coppia di sposi, per esempio Paolo e
Carla, chiedeva a Paolo: sai come si chiama la tua strada per il Paradiso? Un
attimo di suspence e poi diceva:
Carla! E lo stesso con Carla: si chiama Paolo! Non è una semplice battuta:
superarsi nello spirito di servizio, nel comprendere, nell’amare è un anticipo
di Paradiso. Sembra un controsenso ma non lo è. I santi, anche se hanno
sofferto tutti seguendo le orme di Cristo, sono sempre stati lieti, mai stufi.
Anche il modo giusto di affrontare l’estate è in questa linea. Il riposo è
doveroso ma nel riposo non devo perdere il desiderio di rendere felici le
persone che stanno con me. Adattarsi è un atteggiamento generoso. Ogni
situazione ha degli inconvenienti ma venire incontro, non lamentarsi, far buon
viso a cattivo gioco aiuta la serenità degli altri, e anche la mia. Diciamolo
pure (sapendo di esprimere un’eresia per la cultura dominante): chi ama è
felice.
Nessun commento:
Posta un commento