lunedì 10 agosto 2015

Quando c'è qualcosa di strano, c'è qualcosa di strano

 
C’è una singolare stranezza nell’insistenza dei media sui temi della morale sessuale (diritti degli omosessuali, introduzione di pratiche sessuali nelle scuole primarie, ecc.) mentre l’Occidente è sotto la sferza di una crisi economica che porta alla disoccupazione e a sofferenze mai provate a memoria d’uomo, specialmente nei paesi meridionali come la Grecia (i cui problemi non riguardano solo quel Paese  ma l’Europa nella sua coesione). In mezzo a queste urgenze epocali veniamo distratti da questioni sessuali che potremmo dire “di nicchia”, poste con un’urgenza drammatica senza che se ne veda il motivo. Quando c’è qualcosa di strano c’è qualcosa di strano, dice un proverbio di mia invenzione. Viene il sospetto che le lobby delle multinazionali, soprattutto i produttori d’armi (seguiti dagli sfruttatori delle materie prime dei paesi poveri e così via), usino il sistema mediatico per distrarre le popolazioni dai problemi reali. Mai come adesso la grande finanza utilizza la comunicazione come suo strumento.
Il processo si è reso evidente dal ’68 in poi quando si è voluta spacciare come rivoluzione giovanile un esperimento studiato a tavolino per destabilizzare paesi interi con ideologie fittizie. Occorre che i giovani cristiani approfondiscano seriamente sia la storia che l’economia. Da soli si può fare poco ma è sempre la cultura che cambia la storia. La Provvidenza provvede, ma noi dobbiamo esserne strumenti intelligenti, cominciando con studiare l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”. 


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