domenica 3 gennaio 2016

Gesù pensaci tu. La follia collettiva


Vorrei cominciare il nuovo anno con una preghiera: “Signore, che tutto hai creato, vedi che questo nostro bel mondo è funestato da terribili disparità. Le 80 persone più ricche guadagnano come i tre miliardi e mezzo di persone più povere. I ricchi provocano guerre, portatrici di morte e sofferenze terribili, per sfruttare meglio le materie prime e il petrolio dei paesi che li posseggono. Invece di aiutare i paesi in via di sviluppo li rendono instabili (droga, movimenti politici, magistratura giustizialista) perché non facciano loro concorrenza. Per rendere maggiori i loro profitti sconvolgono l’ordine sociale: attraverso i mezzi di comunicazione, da loro posseduti e pilotati, impongono modelli di consumo elevato e avversano l’istituzione familiare perché è risparmiatrice. Esaltano l’omosessualità e tendono a trasformare ogni desiderio in diritto, rendendo lecita ogni aberrazione come quella di far allevare un bambino non da una madre e un padre ma da due uomini o da due donne, oltre all’aborto libero e all’eutanasia. L’ adorazione verso di Te viene presentata come senza senso; vengono proibiti i simboli religiosi e fanno apparire le loro guerre come guerre di religione. Pervertono così anche le persone oneste che non si accorgono dell’inganno e diventano loro complici agguerriti. Chi cerca di illustrare i princìpi della natura che Tu hai creato viene considerato un nemico, mentre chi asseconda la follia collettiva viene lodato e portato come esempio. Nel nostro Paese è quasi impossibile sposarsi giovani e nascono pochi bambini perché la famiglia non viene aiutata. Gesù tu che hai detto “senza di me non potete fare nulla” aiutaci Tu ad uscire da questa situazione. Liberaci da ogni presunzione: sappiamo di essere piccoli e servi inutili. Amen”

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