domenica 11 settembre 2016

Una lettera che è migliore di una bella recensione

Scrivo libri per dimostrare che la vita cristiana porta la felicità. Un amico mi ha inoltrato il commento di uno psicoterapeuta che ha letto "Siamo in missione per conto di Dio"...
Caro ....,
desidero informarti di una imprevedibile "evoluzione", successiva alla nostra giornata di rilassante quiete estiva al ......
Premesso che la tua gradita compagnia mi ha fatto trascorrere bellissime, serene e riposanti ore in riva al mare, quello che mi ha stupito è il graduale ma progressivo cambiamento di prospettiva che ho notato nella mia mente e nei miei pensieri nei giorni a seguire.
Tutto è iniziato quando ho messo mano al libro che mi hai regalato.
In tutta onestà pensavo che non avrei avuto una grande condivisione con gli argomenti trattati.
Mi aspettavo che il tema del lavoro, che mi interessa moltissimo (sono notoriamente uno stakanovista che lavora 12 ore al giorno), fosse trattato con la solita magniloquente retorica buonista.
Con questo aprioristico giudizio ho quindi iniziato, un po' svogliatamente, la lettura.
Prima sorpresa: lo stile non era assolutamente ridondante ed enfatico ma efficacemente lineare, scorrevole, chiaro e immediato.
Seconda sorpresa: avevo deciso di sottolineare con una matita tutti i concetti, i ragionamenti e le tesi su cui mi sarei, inevitabilmente, trovato in disaccordo.
Già all'introduzione cambio opinione... mi accorgo che ciò che Pippo Corigliano intende per Cultura del Lavoro, corrisponde perfettamente al mio modo di pensare.
Sottolineo a matita le parti che condivido e a lato metto il numero 1 (primo concetto che ritengo giusto e valido).
Proseguendo nella lettura trovo una seconda opinione condivisibile e poi una terza, una quarta.....
Alla fine mi accorgo, con non poco stupore, che in ogni pagina trovo almeno un argomento su cui sono perfettamente d'accordo con l'autore.
Tutta questa approvazione per le tesi sostenute da Pippo Corigliano ha iniziato a generare in me tutta una serie di dubbi e perplessità.
-Sono veramente laico come ho sempre sostenuto?
-Il mio stile di vita mi soddisfa?
-Sono stato un buon figlio?
-Sono un buon genitore?
-Sono un buon medico?
Il risultato di tutte queste riflessioni è una sorta di "magone" che mi sento sullo stomaco da circa 20 giorni.
Se ti fa piacere e se hai un po' di tempo da dedicarmi potresti aiutarmi a capirci qualcosa di più?
Buona serata, un abbraccio.

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