Come molte persone vado alla santa messa ogni mattina e ho la possibilità di ricevere Gesù nella Comunione. Tutto ciò che è quotidiano non è stupefacente ma questa è un’eccezione. Ogni giorno si verifica l’enormità che Gesù in persona entri dentro di me. Più passa il tempo più faccio fatica a comprendere davvero questo privilegio. Il mio pensiero va a chi non pratica il cristianesimo, compresi i protestanti che, pur essendo cristiani, non credono alla presenza reale di Gesù nell’eucarestia. Mi sembra un privilegio straordinario ciò che la fede cattolica mi propone: Dio entra dentro di me. Avverto una sproporzione fra la figura immensa di Gesù e me stesso: mi sento come una mollica davanti a un gigante. Intendo quelle molliche minuscole che restano sulla tavola e vengono spazzate via. Una sproporzione evidente, eppure Dio fa questo. Non mi sembra giusto smettere di ringraziare il Signore e quasi mi sento in colpa per non apprezzare sufficientemente questo dono e per le distrazioni che si presentano durante la giornata. Pur in mezzo alle occupazioni quotidiane vorrei mantenere ferme nel fondo del mio cuore la coscienza e la gratitudine per ciò che ho ricevuto. Non sono soddisfatto di me stesso e chiedo al Signore che mi aiuti ad essere più consapevole del Suo gran regalo.
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