“Porta
un mazzo di fiori a tua moglie”: un consiglio più semplice di così è difficile
immaginarlo e invece - ed è una storia vera - è stato decisivo per la vita di
un matrimonio. E’ la storia (vera, ripeto) che un mio amico medico, padre di
sei figli, mi ha raccontato. Un giorno un collega entra nella sua stanza con la
faccia scura. “Che ti succede?” “Sto per separarmi da mia moglie”. Momento di
silenzio, il mio amico prega… poi suggerisce: “perché stasera non le porti un
mazzo di fiori e le dici che in realtà le vuoi bene e che non vuoi separarti da
lei?”. Detto, fatto: il collega compra i fiori e parla con la moglie. Il giorno
dopo entra radioso nella stanza: “Lo sai? E’ andata bene. Mia moglie ha pianto
e ci siamo riconciliati”. Ora sono passati alcuni anni, il collega medico ha
tre figli e ha fatto passi avanti nella fede. Questa storia mi ha provocato un
grande sollievo. Confesso che non ce la faccio più a sentire storie di
matrimoni che si sfasciano: mi viene da piangere. Non credo che il motivo sia che
sto diventando vecchio, piuttosto penso di rendermi meglio conto di quanta
amarezza e sofferenza queste situazioni portano con sé. Questa storia semplice
e forte mi ha fatto riflettere su quanto siamo ignoranti l’uno dell’altro.
Sappiamo tante cose scientifiche, tecniche, umanistiche ma sappiamo poco
dell’animo umano. Da ora in poi guarderò meglio gli altri e cercherò di
rendermi conto di quando hanno bisogno di “un mazzo di fiori”. Devo imparare
meglio a voler bene.
FORSE SI SENTIVANO MA NON SI "ASCOLTAVANO"?
RispondiEliminaCiao, Pippo! Bellissima la tua riflessione finale. Anche io penso che il voler bene sia qulacosa che nasce spontaneamente ma che poi va 'esercitato' quotidianamente, così da "imparare meglio a voler bene".
RispondiEliminaHo acquistato il tuo ultimo libro. Poi ti farò sapere...
Cari saluti.
Silvana Planeta.