venerdì 7 dicembre 2012

Su Tempi: l'Angelus introduce l'infanzia di Gesù


Sto leggendo L’infanzia di Gesù di Joseph Ratzinger e non ho dubbi nel consigliare questo libro come miglior regalo di Natale. Ci troviamo alla vigilia della festa dell’Immacolata e il libro mi aiuta ad entrare nella psicologia di Maria, di Zaccaria, di Giuseppe in modo vivo: quest’anno il Presepe sarà per me più animato del solito. Grazie a Ratzinger potrò meglio dire ai pastori e agli altri personaggi: so cosa state pensando e mi unisco a voi. Nel secondo capitolo Ratzinger si sofferma sull’Annunciazione, segue i tre momenti della risposta di Maria: il turbamento, il “come” avverrà questo ed “ecco l’ancella del Signore”. Oggi a mezzogiorno, nel recitare l’Angelus, mi è sembrato di assistere alla scena che questa preghiera mi propone. “E il Verbo si fece carne”. Ogni volta il contemplare quell’evento mi provoca un senso di vuoto. Mi sembra incredibile questa storia immensa e nello stesso di famiglia: Maria, mia madre, è colei che ha ricevuto Gesù, il Dio fatto uomo. E’ incredibile e nello stesso tempo credibile, perché Dio stesso me lo spiega, lo testimonia, lo conferma con i “segni” che, nel linguaggio di San Giovanni, sono i miracoli. Ratzinger ci aiuta a credere perché, assieme agli evangelisti, risale alla promessa del regno eterno di Davide. Una promessa di Dio che sembra disattesa perché il regno materiale di Davide si è dissolto. E invece no, il discendente di Davide regna eternamente sui nostri cuori. Dio mantiene le promesse. L’Angelus: preghiera dell’Anno della Fede.



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