A Siena un caro priore dei domenicani mi ha guidato nella casa di Santa
Caterina, una santa che mi ha sempre affascinato. Una volta le amiche la
sentirono dire mentre recitavano i salmi nella basilica di San Domenico,:
“Gloria al Padre, a Te e allo Spirito Santo”: stava con Gesù. I suoi familiari
le fecero guerra perché voleva sposare solo Gesù, finché il padre la vide
mentre pregava con la colomba dello Spirito Santo sul capo: da allora ordinò
con arguzia toscana la fine delle ostilità perché non era male avere un genero
come Gesù. Una volta scrisse ad un amico: “Tu mi dici: non vorrei essere assorbito dalle cose
mondane e io ti rispondo che siamo noi che le rendiamo mondane perché tutto
procede dalla bontà divina”. Una frase che mi aiuta davvero nella presenza di Dio
durante la giornata. Mentre S. Pio ebbe le stimmate in vita che scomparvero al
momento della morte, Caterina chiese al Signore di nasconderle per non
richiamare l’attenzione (il che non le impediva di soffrire con Gesù
specialmente durante la settimana santa) mentre riapparvero dopo la sua morte.
Ebbe un desiderio ardente di ricevere la Comunione, che allora veniva concessa
saltuariamente, e un giorno l’Ostia volò da lei mentre assisteva alla S. Messa.
Convinse a ritornare dall’esilio avignonese il Papa, chiamato da lei “il dolce
Cristo in terra”. Con quest’espressione
ha insegnato a me e a tutti come trattare il Santo Padre. Parlò chiaro e, da
analfabeta, fece molto più dei letterati e politici della sua epoca.
Caro Pippo mi piace questo tuo post. ho imparato ad amare s.Caterina quando sembrava che la Lux dovesse farne una fiction e per lavoro ho letto un po' di lei. E' una santa eccezionale e anche molto "cinematografica". Pensa a lei che entra nel castello di Avignone sola, giovane e analfabeta, lotta e vince contro tutta la corte francese e non solo, circondata dall'esercito e da una pletora di uomini dotti e corrotti. Nella bella scultura che mostri colpisce molto il suo sguardo che doveva essere davvero incredibile mentre la bocca mi pare un po troppo seria. Caterina era severa, per alcuni diciamo testarda ma anche molto dolce e tenera. Per me è un bellissimo e commovente esempio della libertà e della creatività dello Spirito Santo nel suo agire e una figura in qualche modo mariana. Grazie Pippo
RispondiEliminaCaro Pippo mi piace questo tuo post. ho imparato ad amare s.Caterina quando sembrava che la Lux dovesse farne una fiction e per lavoro ho letto un po' di lei. E' una santa eccezionale e anche molto "cinematografica". Pensa a lei che entra nel castello di Avignone sola, giovane e analfabeta, lotta e vince contro tutta la corte francese e non solo, circondata dall'esercito e da una pletora di uomini dotti e corrotti. Nella bella scultura che mostri colpisce molto il suo sguardo che doveva essere davvero incredibile mentre la bocca mi pare un po troppo seria. Caterina era severa, per alcuni diciamo testarda ma anche molto dolce e tenera. Per me è un bellissimo e commovente esempio della libertà e della creatività dello Spirito Santo nel suo agire e una figura in qualche modo mariana. Grazie Pippo
RispondiEliminauna grande Santa che chi ha la grazia d vivere a Roma può pregare , nella chiesa che ospita le sue spoglie: basilica di santa Maria sopra Minerva. Una bellissima figura della splendida regione dove ho avuto la grazia di vivere e crescere , la mia amata Toscana...
RispondiEliminaUnta Santa che può fare ancora tanto bene se invocata con effficacia per le sorti della Nazione
Alberto