Mario
Adinolfi ha pubblicato un documentato libro dal titolo chiarissimo: “Voglio la
mamma”. Ho assistito ad una presentazione dell’autore per un pubblico di
universitari. Mi ha colpito l’autenticità di Mario che considera sua missione
difendere i deboli: il più debole di tutti è il neonato che ha il diritto di
avere una mamma e, più tardi, di sapere chi sono i suoi genitori. In questo
clima post-elettorale di un’Europa moralmente inceppata, sempre più diversa
dalla bella unione che avevano pensato i fondatori, l’ondata dei nuovi
squadristi fa forte pressione perché sia approvata la liberticida legge
antiomofobica, presentata come urgentissima, pur essendo l’Italia il paese più
tollerante al mondo e pur trovandosi il nostro Paese in una morsa di problemi economici
mai vissuti dal dopoguerra in poi. Se passerà quella legge chiunque legga ad
alta voce alcuni passi del Vecchio e Nuovo Testamento potrebbe essere
processato e finire nelle mani della magistratura. E’ sempre più evidente che
laddove fiorisce il cristianesimo si respira un clima di libertà mentre i
cultori della dea ragione (cioè del sentimentalismo che salva le balene e
uccide bambini e vecchi) ti portano alla ghigliottina. I cristiani hanno il
fondamentale mezzo della preghiera. Occorre pregare, pregare e pregare. Il Papa
già lo fa e la veglia di preghiera indetta alla vigilia di un intervento armato
è esempio chiaro di come procedere. Poi l’azione, come quella, tanto per
cominciare, di non votare i politici complici.
Egr. ingegnere,
RispondiEliminanon possiamo più subire passivamente i vari tentativi di distruggere la famiglia.
E' tempo di mobilitarsi in ogni città.