domenica 5 ottobre 2014

I santi e l'Eucarestia

L’esperienza dei mistici può aiutare me e tanti altri che mistici non sono. Santa Caterina da Siena desiderava così fortemente  ricevere la santa comunione che un giorno l’ostia consacrata volò da lei che stava nel fondo della chiesa. Un’altra volta un episodio simile si colorò di aspetti pratici che si rivelarono buffi. Caterina desiderava ricevere la comunione e si recò nella vicina chiesa di San Domenico dove il frate Raimondo da Capua, suo confessore, avrebbe celebrato la Messa. Era però tardi e, siccome Caterina cadeva in estasi dopo aver ricevuto il Signore sacramentato, le proibirono di comunicarsi perché la chiesa doveva chiudere e non sapevano come fare con una in quello stato. (Anche San Giuseppe da Copertino andava in estasi quando andava nel coro e s’innalzava in volo, tanto che gli proibirono di scendere nel coro con gli altri. Quando si dice che i santi danno fastidio…). Caterina pazientemente accettò di non ricevere la comunione. Ma mentre fra’ Raimondo concludeva il rito si accorse che una parte dell’ostia consacrata, che aveva frazionato, non c’era più. Pensando che fosse caduta, la cercò in ogni modo e disse al sacrestano di non toccare nulla perché doveva recarsi momentaneamente dalla Santa e al ritorno l’avrebbe ancora cercata. Caterina gli parlò e alla fine del colloquio aggiunse, con un sorriso, di non angosciarsi per quella frazione di ostia che non trovava. Fra’ Raimondo capì. E anch’io ho capito meglio come mi devo accostare al più bel dono di Dio.

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