“No,
a un'economia dell’esclusione e della inequità. Questa economia uccide.” Sono
parole del Papa (tratte dall’Evangelii gaudium) per il recente messaggio
all’Expo 2015. Il 12 febbraio a Roma Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi
presentano all’Augustinianum il libro intitolato con la stessa frase del Santo
Padre: “Questa economia uccide”. Vado alla presentazione perché la speculazione
finanziaria va capita e, se possibile, controllata dall’opinione pubblica e
dalla politica. Questa oppressione ha due volti. Da una parte c’è uno
squilibrio ben sintetizzato da questa sproporzione: le 85 persone più ricche
del mondo hanno un reddito pari a quello di 3 miliardi e mezzo di persone più
povere.
L’altro
lato della medaglia è la pressione provocata dalla lobby finanziaria, al fine
di destrutturare moralmente la società, per dominare un popolo di acritici
consumatori. Dal ’68 in poi è cominciata un’escalation (pilotata) volta a
distruggere la morale comune, il matrimonio, le nascite, la vita degli anziani,
la differenza fra maschio e femmina e, prossimamente, la protezione dei minori
contro la pedofilia. Prego San Michele (Sancte Michael arcangele defende nos)
perché ci difenda dalle trame demoniache. La preghiera è la vera arma del
cristiano. Occorre poi svegliarsi dal torpore e mobilitarsi. Servono valenti
economisti, filosofi, politici per mettere in campo i talenti che il Signore ci
ha dato. Se alcuni seminano zizzania noi dobbiamo seminare il grano buono della
fede e della cultura.
"Servono valenti economisti, filosofi, politici per mettere in campo i talenti che il Signore ci ha dato."
RispondiEliminaDove sono? Se ne abbiamo perché non si fanno avanti con decisione e determinazione?
"Se alcuni seminano zizzania noi dobbiamo seminare il grano buono della fede e della cultura".
Su questo sono pienamente d'accordo...a me, che sono pensionata sessantanovenne, rimane solo la preghiera e la fede. Speriamo di perseverare fino in fondo. Un saluto grato.
Lucia Pracilio