Ho avuto diversi riscontri
per l’idea di creare sul web un emporio culturale, o una rete di empori, in cui
vengano raccolti spunti, idee, suggerimenti utili per genitori e figli che, per
definizione, oggi hanno poco tempo a disposizione. Provo a immaginare
l’organizzazione di un emporio del genere. Mi vengono in mente i negozietti col
cartello: tutto a un euro. Ogni testo, video, audio non dovrebbe richiedere più
di tre minuti, con un rimando ad un approfondimento se necessario. Questo il
primo requisito: la brevità.
Secondo requisito: la
leggerezza, che non vuol dire superficialità. Oggi siamo appesantiti da tanti
impegni mentre l’informazione e l’intrattenimento stanno diventando anch’essi
pesanti. L’informazione, specie quella televisiva, per concorrenza gareggia a
chi dà la notizia più terribile. L’intrattenimento presenta spesso situazioni
familiari e morali problematiche, che inquietano gli animi più che distenderli.
C’è bisogno di sorridere e, possibilmente, di cantare. Perciò la leggerezza è
necessaria per poi aprire le porte agli approfondimenti. I filmati su WhatsApp
non superano i tre minuti, sui giornali tendiamo a leggere i titoli e i piccoli
riquadri con i punti salienti, il giornale radio è sintetico per natura, sul
web Twitter è telegrafico e Facebook
taglia dolcemente… Se poi la leggerezza è spumeggiante ci soffermiamo
volentieri.
Il terzo requisito è la
varietà. Una famiglia ha bisogno di essere aggiornata su tutto. A questo punto
non ci resta che metterci al lavoro…
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