Il
mese di giugno è in singolare sintonia con il tema del Giubileo della
Misericordia anche perché le feste del Cuore di Gesù e di Maria ci riportano
all'amore misericordioso di Dio. Sant'Agostino (De sancta virginitate,6) dice
che "Maria cooperò col suo amore alla nascita nella Chiesa dei fedeli,
membra di quel Capo di cui ella è madre secondo il corpo". E' un motivo in
più per considerarci "consanguinei" di Gesù, come diceva San
Josemaría Escrivá: "Figli miei sapete perché vi voglio così bene? Perché
vedo scorrere in voi lo stesso sangue di Gesù". Questa "fisicità"
del considerarci figli di Maria e fratelli di Gesù ci aiuta
nell'identificazione con Cristo. Lo Spirito Santo è l' autore di questa
identificazione. Quello stesso Spirito che ha inondato l'anima e il corpo di
Maria per farci pervenire Gesù. “Lo Spirito come il vento, soffia dove vuole” (Gv. 3,8) vien detto a Nicodemo: a me tocca
non frapporre ostacoli e tenere le finestre del mio animo ben aperte a questa
benefica corrente. La lettura quotidiana del Vangelo e di un libro spirituale,
la frequente confessione e la santa comunione, l'orazione mentale e la recita
del rosario, assieme alle altre pratiche sono le finestre spalancate, sono
l'alimento del bambino che sono io che ha bisogno di pasti frequenti. Tanto più
frequenti quanto più piccolo è il bambino. Nella mia corsa forsennata
nell'impiegare inutilmente il tempo, queste pratiche sono il rimedio che non me
lo fa sprecare e agevolano l'identificazione con Cristo.
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