La vera necessità della Chiesa è la fede dei comuni
cristiani. L'esempio dei primi cristiani può servirci per rompere il guscio di
mediocrità in cui siamo stati educati. A me pare che sia un fatto sconvolgente
che molti cristiani della prima ora, ebrei, vendessero tutto ciò che avevano
mettendo il ricavato ai piedi degli apostoli. (Atti ...). Arrivare a tanto
significa essere pienamente coinvolti, in tutta la famiglia. Quando si mette
mano al portafoglio significa che prima la si è messa sul cuore. Così mi
colpisce che Aquila (marito) e Priscilla incontrino un intellettuale dell'epoca
di nome Apollo, in atteggiamento ben disposto e non lo mandino da un teologo e
un sacerdote ma lo formino loro al cristianesimo (Atti...). Sembra a volte che
la chiamata alla santità enunciata dall'ultimo concilio sia un invito
letterario. Per essere santi occorre far entrare in noi lo Spirito Santo e le
porte sono quelle: la preghiera, la lettura del Vangelo più qualche libro di
contenuto cristiano, la pratica della confessione e della comunione frequente
(un Dio che si dà da mangiare), il rosario. Allora sì che cambieremo questa
tristissima Europa e convertiremo l'Occidente che prima era seminatore (anche)
di luce e ora di distruzione, cupidigia e morte. L'identificazione con Cristo è
la fonte della felicità propria e altrui. Non devo aspettare che lo dicano i
preti, i vescovi e il Papa (che lo dice chiaramente). E io chi sono? un
semideficiente saputello o un umile servitore della vigna del Signore?
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