Le Confessioni
Fra i libri che giovano alla vita spirituale dei cristiani quelli scritti dai santi occupano un posto privilegiato. Servono come fermento e solido aiuto interiore. (Vedi Santa Teresa, san Giovanni della Croce, Santa Caterina, Teresina…). Spicca fra tutti il libro “Le Confessioni” di Sant’Agostino. Certamente arrivo ben ultimo a fare questa scoperta ma Agostino per me porta un messaggio molto personale: è un amico, uno a cui leggo nell’animo grazie alla scrittura ricca e profonda. Un libro che è stato decisivo nel mio riavvicinamento alla fede. Agostino è umano, molto umano, e, nello stesso tempo, prende sul serio la fede: le lascia spazio dentro di se’. Ecco, leggendo “Le Confessioni” si capisce che, per un animo sensibile come il suo, la fede è una chiamata a cambiare vita, a permeare tutta la vita. Agostino descrive con particolari le resistenze che la sua natura umana incontra nell’aderire alla fede. Non nasconde nulla, non ci sono pudori. Nello stesso tempo si avverte che la fede totale, che abbraccia tutto e tutti, per lui è l’unico modo per vivere su questa terra felicemente.
Nelle ”Confessioni” cielo e terra si toccano: Agostino supera le speranze della madre e si vota a una vita monacale. Non è per tutti diventare monaci ma è per tutti la chiamata a vivere di fede. Trovo in me uno strano “buon senso” per cui la fede conta sì ma soltanto per le decisioni importanti. Sento che è sbagliato. Il Signore mi chiede di contare sulla fede per qualsiasi cosa e io ci arrivo a stento. Chiedo ad Agostino che mi aiuti. Lui, caro amico, che ha provato tutte le tentazioni della terra, mi aiuta a prendere non solo le decisioni fondamentali ma anche a vivere con stile soprannaturale i piccoli episodi della vita ordinaria di ogni giorno.
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