domenica 9 ottobre 2011

A proposito degli "indignados". La nuova cartolina su Tempi




Adesso ci sono gli “indignados”. Chissà perché il termine viene scritto dai giornali in spagnolo anche se le ultime manifestazioni sono avvenute negli Stati Uniti. “Lobby” è in inglese, “Blitz” è in tedesco, “Mafia” in italiano, e “Golpe” è sudamericano. Gli indignados spagnoli hanno fatto breccia nei mezzi di comunicazione, anche se è diventato di moda indignarsi pure in Italia. Due anni fa sono stato ospite di un concorso letterario a Tropea e, durante un’intervista pubblica, un professore universitario mi ha chiesto, riferendosi all’ultimo scandalo d’attualità: “Ma lei non si indigna?" Grande applauso del pubblico. Dopo una pausa, nel silenzio generale, ho risposto “Io non mi indigno… Non mi indigno perché un cristiano è un discepolo di Gesù, che mangiava con i pubblicani e i peccatori, che non condannò l’adultera e che dette il Suo corpo in pasto a noi che siamo poco di buono”. Il pubblico tornò ad applaudire.
  Ricordo che San Josemaría, quando gli riferivano qualche malefatta di qualcuno, rispondeva: “comportiamoci bene tu ed io così ci saranno due farabutti di meno”. Nella sua semplicità questa è la vera ricetta. Lasciamo stare l’indignazione che porta solo sciagure peggiori ed è spesso strumentale (chi c’è dietro certa stampa nazionale e internazionale?). Lasciamo stare la ghigliottina dei giacobini. La gente non fa il suo dovere? Noi cerchiamo di farlo. La fedeltà non è più di moda? Noi cerchiamo di essere fedeli. La gente non sa più chi è Gesù? E noi Gli diciamo: Gesù ti amo.




4 commenti:

  1. vorrei fondare un nuovo movimento los "arremangados": quelli che si sono rimboccati le maniche...

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  2. C'è una maniera di iscriversi alla newsletter di questo blog?

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  3. Mi scusi il ritardo.
    Basta scrivermi a gcorig@tin.it
    Buon anno!

    Pippo Corigliano

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