Adesso ci sono gli “indignados”. Chissà perché il termine viene scritto dai giornali in spagnolo anche se le ultime manifestazioni sono avvenute negli Stati Uniti. “Lobby” è in inglese, “Blitz” è in tedesco, “Mafia” in italiano, e “Golpe” è sudamericano. Gli indignados spagnoli hanno fatto breccia nei mezzi di comunicazione, anche se è diventato di moda indignarsi pure in Italia. Due anni fa sono stato ospite di un concorso letterario a Tropea e, durante un’intervista pubblica, un professore universitario mi ha chiesto, riferendosi all’ultimo scandalo d’attualità: “Ma lei non si indigna?" Grande applauso del pubblico. Dopo una pausa, nel silenzio generale, ho risposto “Io non mi indigno… Non mi indigno perché un cristiano è un discepolo di Gesù, che mangiava con i pubblicani e i peccatori, che non condannò l’adultera e che dette il Suo corpo in pasto a noi che siamo poco di buono”. Il pubblico tornò ad applaudire.
Ricordo che San Josemaría, quando gli riferivano qualche malefatta di qualcuno, rispondeva: “comportiamoci bene tu ed io così ci saranno due farabutti di meno”. Nella sua semplicità questa è la vera ricetta. Lasciamo stare l’indignazione che porta solo sciagure peggiori ed è spesso strumentale (chi c’è dietro certa stampa nazionale e internazionale?). Lasciamo stare la ghigliottina dei giacobini. La gente non fa il suo dovere? Noi cerchiamo di farlo. La fedeltà non è più di moda? Noi cerchiamo di essere fedeli. La gente non sa più chi è Gesù? E noi Gli diciamo: Gesù ti amo.
"applausodos"!
RispondiEliminavorrei fondare un nuovo movimento los "arremangados": quelli che si sono rimboccati le maniche...
RispondiEliminaC'è una maniera di iscriversi alla newsletter di questo blog?
RispondiEliminaMi scusi il ritardo.
RispondiEliminaBasta scrivermi a gcorig@tin.it
Buon anno!
Pippo Corigliano