lunedì 24 ottobre 2011

Sulla Madonna distrutta. Cartolina su Tempi




Sono passati alcuni giorni ma mi ritorna in mente l’immagine della statua della Madonna distrutta dai manifestanti “indignados” o da infiltrati nella manifestazione. Chi sia stato non importa: qualcuno ha sentito il bisogno di distruggere un’immagine di Maria. A dir la verità la statua non era molto bella, si poteva anche pensare di distruggerla per farne una più dignitosa. Ma quel che conta è l’intenzione di eliminare l’icona della Vergine.
  Appena l’ho vista, giacente per terra distrutta, ho provato soltanto un po’ di compassione per la stupidità umana. Ma quell’immagine mi tornava in mente. Mi ricordava quel racconto ottocentesco del figlio cattivo che assassina la madre, le strappa il cuore e  scappa. A un certo punto inciampa, cade e sente la voce di quel cuore che gli dice “ti sei fatto male figlio mio?”. Lasciamo stare il buon gusto di una novella del genere. Il significato ultimo resta: una madre è sempre una madre. E Maria è la madre per eccellenza e sento che il suo cuore palpita anche per l’indignato scemo che ha fatto quel gesto.
  Poi mi è venuto in mente che anch’io nella mia vita ho fatto dispiacere la Madonna. Mi sono venute le lacrime agli occhi e mi sono visto come l’autore di quel gesto. Anch’io sono stato scemo, ancora più scemo dell’indignato. Per fortuna ho pensato che la Madonna non si indigna, Maria ci svela il volto materno di Dio e pensa al male che facciamo a noi stessi quando non pensiamo a Lei. E le ho detto: “Tu sei l’amore della mia vita”.



2 commenti:

  1. "La Madonna non si indigna", è davvero una grande consolazione, e al contempo un monito. Sto leggendo pian piano i post del Tuo blog, concedimi una sola considerazione: moltissimi giudicheranno ingenue alcune Tue riflessioni, e questo mi ricorda che la Sapienza va sempre implorata dall'Alto. Un sapere tecnico-scientifico che renda l'uomo esperto e cinico non potrà mai sostituire il dono della Sapienza. Eppure, quant'è difficile convincere, con argomenti onesti, chi si ritrova impelagato negli artifici di un razionalismo pressoché nichilista...

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  2. Hai ragione Marco. I bambini fanno domande ingenue ma vere. Gesù ha detto che dobbiamo diventare come loro. Speriamo di riuscirci.
    Un abbraccio
    Pippo

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