E’
uscito un mio libro intervista a Ettore Bernabei e Tempi l’ha ben recensito. Perché l’ho scritto? Semplice:
perché Bernabei è il tipo di cristiano di cui il nostro mondo ha bisogno. Si
dice che le cattedrali medievali siano state costruite dalla fede, osserva
Gilson, ma anche dalla geometria: fede e geometria, professionalità e
preghiera. Il laico cristiano, oggi più che mai, deve camminare su due gambe:
da una parte la gamba della preghiera, dei sacramenti, della preparazione
teologica e della lettura del Vangelo, dall’altra la gamba del lavoro ben
fatto, per amore di Dio, e dell’attività professionale come servizio. A un
cristiano così si può dire: vai! Non avere paura dei giacobini e dei puritani
che vogliono bloccarti col pretesto che anche tu porti i segni del peccato
originale. Guardali negli occhi e dì loro: che diritto avete di indagare sulla
mia vita e scagliare pietre? Chi siete? “Scagli la prima pietra chi è senza
peccato” è stato detto. E voi sareste senza peccato? Basta con i lanzichenecchi
che girano per il nostro Paese usando come spingarda la diffamazione a mezzo
stampa nei confronti dei cattolici e della Santa Sede! Gli affaristi che stanno
dietro al Corriere della Sera sono
immacolati? Il padrone di Repubblica
ha la coscienza a posto? Non mi risulta, e così per gli altri. Perché questo
gioco al massacro? Cosa volete? un Paese affamato e senza guida affidabile? Se
verranno a mancare i cristiani, lo avrete. L’unica speranza sta in chi sa
pregare e lavorare.
Ben detto, ora più che mai c'e bisogno di persone serie. Corro in libreria a comprare la tua ultima fatica.
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