Riflessioni inedite sull'Italia (e sulla Russia)
Il
libro intervista di Ettore Bernabei, ex direttore generale della Rai, con Pippo
Corigliano
Essere stato un protagonista di
grandi momenti del dopoguerra (e direttore di un quotidiano già nel 1951, «Il Giornale
del mattino») poi superare i novant'anni mantenendo intatte lucidità e memoria
significa, in qualche modo, diventare storici della propria stessa vita. Quando
poi si consegnano riflessioni alle pagine di un libro, il distacco si mescola
al ricordo e viceversa, regalando un racconto che è insieme memoria personale e
collettiva di un Paese, di una comunità nazionale. Questa miscela straordinaria
si ritrova nei vari capitoli de L'Italia del «miracolo» e del futuro (Cantagalli) l'ultimo libro di
Ettore Bernabei, classe 1921, che si è fatto intervistare da Pippo Corigliano,
scrittore e saggista, per più di quarant'anni responsabile dell'informazione
dell'Opus Dei per l'Italia.
Ettore Bernabei - «L'Italia del «miracolo»
e del futuro» - Cantagalli, pp. 200, € 16,50
Un'accoppiata
culturalmente ben definita, unita da solide certezze. Verso la fine del racconto, Bernabei indica
in una brevissima risposta, forse la più telegrafica del volume («È costante la
presenza di Dio nella Storia») quel filo rosso che lega insieme tutto questo
saggio storico-analitico.
Corigliano intervista un Bernabei
diverso da quello
apparso in altri volumi. Stavolta l'ex «boiardo di Stato» indossa davvero i
panni dello storico e propone una lettura della storia italiana a partire
dall'Unità ricordando per esempio il ruolo delle logge massoniche europee
(Bernabei le definisce anche «poteri forti») come sostegno al progetto
complessivo di una Italia finalmente unificata.
Bernabei non limita la sua
analisi storica contemporanea alle vicende italiane. Molto interessante, e per certi
versi inedito, il capitolo dedicato alla rivoluzione sovietica e al rapporto
dell'Urss con il grande capitalismo angloamericano, spaventato dalla
prospettiva iniziale «che la Russia zarista potesse diventare la prima potenza
del mondo», e di qui l'appoggio iniziale di alcuni «circoli
cultural-finanziari» a Lenin come possibile motore di un cambiamento in Russia:
ma è solo un esempio.
Nel
libro di Bernabei scorre soprattutto il dopoguerra: la fine del fascismo, il miracolo
economico, l'esperienza politica della Dc, l'omicidio Moro, persino la
recentissima crisi economico-finanziaria e il possibile, rinnovato ruolo dei
cattolici nella vita politico-sociale dell'Italia. Ovviamente si analizza il
fondamentale ruolo avuto dalla tv, in tutte le sue declinazioni, sia nel
costume che nella vita politica: e qui si ritrova intatta la tempra del mitico
direttore generale di viale Mazzini. L'ultima parte, sempre tenendo stretto il
famoso filo rosso, è un richiamo appassionato al valore della famiglia come
cellula fondamentale di una società che si voglia sottrarre «alla nefasta
civiltà dell'egoismo».
29 maggio 2012 | 17:15
Ho letto il nuovo libro di Giuseppe Corigliano “L’Italia del miracolo e del futuro”, è un libro intervista che partecipa il lettore in una piacevolissima conversazione con Ettore Bernabei; la raccolta delle interviste è organizzata cronologicamente, i temi sono discussi con un a prospettiva storico politica maturata in tanti anni di attività professionale che Ettore Bernabei ha svolto come imprenditore, direttore di testate giornalistiche, Direttore generale della Rai dal 1961 al 1974 (durante la sua direzione ha promosso programmi televisivi di qualità pietre miliari della televisione), Direttore generale dell’Italstat portando il fatturato della finanziaria dell’IRI da 450 a 6.000 miliardi di lire.
RispondiEliminaGiuseppe Corigliano ha scelto in modo accurato un percorso di storie e di fatti che parte dall’Unità d’Italia fino ad arrivare agli anni Duemila, argomenti che sollecitano il lettore ad importanti riflessioni di carattere storico, politico, sociologico. Ogni singola intervista è un “saggio in pillole” sul ruolo che, politica, economia, interessi nazionali e sovranazionali, modelli sociali, ideologie, informazione e disinformazione operano sulla scena della Storia.
I retroscena e le “rettifiche” alla Storia ufficiale consegnate da Corigliano e Bernabei al lettore, ci aiutano a vedere alcuni fatti storici da una prospettiva diversa e sicuramente a formulare giudizi meno frettolosi e tranchant sul nostro recente passato.
Buona lettura a tutti.