“Ma
insomma cosa devo fare per quest’anno della fede?” E’ la domanda di una mia
amica che non si accontenta di formulazioni teoriche. In parte ha ragione. Gesù
ha educato i suoi discepoli on the road, camminando con loro. Anche per noi l’anno della fede si deve inserire
nel nostro cammino. “Lo spirito soffia dove vuole” dice, in sintesi, Gesù a
Nicodemo ma, per far entrare questo soffio, devo tenere le finestre aperte.
Perciò il mio proposito di quest’anno è curare, con calma e intensità, gli
appuntamenti con Dio lungo la giornata. Gli impegni arrivano aggressivi e
tentano di distogliermi dal proposito, e qualche volta ci riescono, ma mi sto
preparando alla resistenza. Comincio dall’offerta delle azioni del mattino. Fin
dall’infanzia ho cercato in tutti i modi di evitare di andare a dormire e,
simmetricamente, la sveglia è stato il momento drammatico della giornata.
Ancora ho nelle orecchie, con un soprassalto, la voce di mia madre che mi
svegliava, con dolcezza ma irremovibile. Ora non è cambiato nulla: al mattino
sono un bambino che vorrebbe dormire ancora, perciò ho escogitato un sistema
per uscire nobilmente dallo stato di sonnolenza. Bacio l’immagine della Madonna
che ho sul comodino e dico serviam!
Ti servirò Signore. Non mi inginocchio se no rischio di restare per terra
addormentato. Questo modo così semplice mi aiuta a centrare l’idea
fondamentale: voglio fare della mia vita un servizio a Dio e la Madonna mi
aiuta come un bambino. L’anno della fede squilla con la sveglia.
hai proprio ragione! Vai avanti così, sei forte!
RispondiEliminaMi piace, metto subito l'immagine della Madonna sul comodino e farò come te.
RispondiEliminaGrazie.
emilia
Capisco benissimo perchè ho lo stesso problema ... e la ringrazio per il prezioso consiglio :)
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