Grande
Papa che si fa benedire dalla folla, che affida il suo predecessore alla
Madonna “perché lo custodisca”, che si chiama Francesco perché predilige i
poveri, la pace e la natura! Questo Papa piacerà ai veri governanti del nostro
pianeta: quei paperoni di origine puritana che pensano che il mondo debba
essere governato da loro mentre i cattolici devono occuparsi dei poveri, degli
emarginati e dei moribondi. Ma non hanno capito bene: a loro sfugge che la vera
forza di Papa Francesco, come di Madre Teresa di Calcutta, sta nella preghiera.
Senza la Croce e senza la preghiera, ha ribadito Papa Francesco, la Chiesa
sarebbe una organizzazione benefica non governativa. Quando Giovanni Battista
mandò a chiedere a Gesù se fosse lui il messia, Gesù risponde: “ai poveri è
annunziata la buona novella. E beato colui che non trova in me motivo di
scandalo” (Lc 7,22). Non solo la cura del corpo ma anche la cura dell’anima che
conduce la creatura a unirsi al Creatore, grazie alla salvezza portata da
Cristo. Questo Papa umile che chiede la preghiera “di voi su di me” farà
tremare le casseforti dei potenti e ci sveglierà dal torpore dell’anonimato. Mi
invita ad avere faccia tosta, ad affermare l’efficacia della preghiera. C’è
nell’aria la forza dei primi cristiani che hanno convertito l’impero romano.
Per quelli che mettono il cuore nei tesori della terra dove la tignola consuma
è il momento del ravvedimento. Dio è misericordioso – ricorda il Papa - sono io
che devo chiedere perdono.
La preghiera è il cammino interiore cui ci invita Papa Francesco.
RispondiEliminaGrazie.
Salvo Galiano