Una lamentela ricorrente riguarda l’arte sacra, come se si fosse smarrito il criterio che ha consentito nei secoli passati di creare i capolavori che tutti conosciamo. Il talento umano però spunta sempre fuori e l’Italia è un paese privilegiato da questo punto di vista. Italianissima è Paola Grossi Gondi che ha vivificato una bella chiesa di Roma, San Giovanni Battista al Collatino, con la bellezza di 300 metri quadri di vetrate che lasciano stupiti i frequentatori. Allego qui la vetrata che sovrasta la porta d’ingresso della chiesa e che rappresenta la vocazione di San Giovanni Battista. Il santo ha fra le mani una lucerna che rappresenta il talento umano mentre fuori della caverna splende un sole (non a caso messo in linea perfettamente con la posizione del tramonto del 21 giugno) immenso, che rappresenta la chiamata divina. (Fig.1)
L’estro della Grossi Gondi si esprime anche in una Via Crucis disegnata nero su bianco. E’ stata adottata da una chiesa sorta a Catanzaro, famosa perché è l’unica costruita in un centro commerciale in Europa. Nell’ampio spazio disseminato di padiglioni in muratura sorge la facciata classicheggiante dell’edificio sacro, illuminato da vetrate ideate dalla Grossi Gondi e alle pareti si ammira la semplice e suggestiva Via Crucis di cui riporto una formella.(Fig. 2)
Sempre con soggetto religioso la Grossi Gondi ha ideato i cinque misteri gaudiosi che sono rappresentabili con varie dimensioni perché disegnati al computer. Ne riporto la sequenza che meriterebbe un’osservazione più dettagliata. Ecco un esempio di arte figurativa non banale che sorprende e aiuta a pregare
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